La Salernitana dovrebbe far pervenire alla Regione Campania una risposta definitiva e formale sull’ipotesi di lavoro dello stadio temporaneo al Volpe entro la fine della settimana. Sette giorni fa il governatore De Luca riunì a Napoli tutte le componenti, dalle istituzioni alle autorità di pubblica sicurezza, passando per lo stesso Maurizio Milan e la Lega Serie A alla quale, con la figura di Andrea Cardinaletti, è affidato il coordinamento delle operazioni: “Ipotesi seria, ci prendiamo 5-6 giorni per le analisi del caso, ne parlerò anche con il presidente”, disse l’ad granata che in quell’occasione fece trasparire molto interesse e un gradimento di massima. Occorre però quello ufficiale che passa attraverso l’analisi della possibili perdite economiche, passando da un impianto da 29739 posti a uno da 15030, e attraverso il dialogo con Danilo Iervolino.
Analisi finanziaria
Domani il patron incontrerà Milan e gli altri consulenti che gravitano attorno alla Salernitana. La possibile, praticamente scontata, perdita economica potrebbe essere colmata con il compromesso di andare a giocare a Bari o Benevento le partite di cartello, in modo da non rinunciare ad incassi forti. Secondo una rapida stima il numero di potenziali spettatori in meno sfiorerebbe i 100mila. Prendendo i numeri totalizzati nel campionato 2022/23 (la somma spettatori gare casalinghe ammonta a 381.391), il club perderebbe oltre 96mila spettatori, praticamente il 25,3%. Soltanto contro Lazio e Monza – peraltro per pochissimo – non si è toccata quota 15mila. La Salernitana non escluderebbe, in caso di partite contro le big in stadi di altre città, di organizzare navette di trasferimento gratuite per gli abbonati. A tal proposito, potrebbe essere posto un limite massimo ai carnet acquistabili proprio per dover lasciare settimanalmente una quota di biglietti da vendere.
Il progetto
Frattanto l’Arus prosegue con le pratiche. Sarà proprio l’ente regionale a gestire il noleggio delle tribune smontabili (budget 15 milioni) se la cosa dovesse andare in porto. Emergono interessanti dettagli sulla progettazione. La tribuna coperta, che sarebbe poi l’unica a restare in piedi anche dopo lo smontaggio dello stadio provvisorio per il ritorno all’Arechi, con conseguente riduzione del Volpe che rimarrebbe impianto più che dignitoso per giovanili o allenamenti a porte aperte della prima squadra, è progettata per ospitare 2170 sedute. Verrebbe costruita sul lato dove oggi figurano gli spogliatoi, praticamente davanti (foto in alto con la sovrapposizione del progetto sull’attuale stato dell’area).
Sarà tutto ingrandito, andrà via il campetto da calcio a 5 (vi sorgerà l’altra area spogliatoi con sale massaggi e infermeria, spogliatoi arbitri, sala var, ufficio arbitri, locali antidoping, deposito e bagni, buona parte dei quali con moduli prefabbricati. Dove attualmente c’è la palestra coperta si posizionerebbe la sala stampa e mix zone tv. Le curve invece dovrebbero ospitare 2963 spettatori ciascuna, mentre la tribuna opposta 5698; sugli angoli ovest altri 628 a sud e altrettanti a nord per congiungere la tribuna con le curve. Previsti venti varchi con tornelli. I tifosi entrerebbero allo stadio passando esclusivamente per via Allende (probabilmente resa pedonale nel tratto davanti allo stadio, ed entrando dai cancelli di prefiltraggio separati per settori. Sarà realizzata una sola nuova strada/traversa di via Allende che arriverà fino alla tribuna coperta (ingresso squadre, vip, etc). Gli attuali spogliatoi secondari resteranno in piedi e davanti ai locali sarà costruita la curva nord).
L’asta
Via il PalaTulimieri, che sarebbe abbattuto con le cisterne del vecchio depuratore e l’attuale negozio di arredo bagno e pavimenti. Qui resta un punto interrogativo sulla sorte dell’esercizio commerciale: i titolari sono locatari a tutti gli effetti ma è in atto un contenzioso legale, come si legge sull’odierna edizione de Il Mattino, tra loro e l’amministrazione comunale. Ma c’è anche un altro fatto quantomeno singolare che il quotidiano evidenzia: l’area del Volpe, con la vecchia denominazione di “Prog 6 Litoranea Orientale”, è tuttora all’asta. Il Comune di Salerno l’aveva inserita nell’elenco dei beni da alienare per “fare cassa” e proprio domani terminerà il periodo per presentare offerte di acquisto nella terza tornata di asta pubblica, dopo che le prime due erano andate deserte nei mesi scorsi. In teoria, nonostante l’ipotesi di lavoro in corso e la convenzione d’uso in atto per sei anni più altri sei con la Salernitana (comprendente anche il Volpe per le giovanili) chi disponesse di 7 milioni e 172mila euro (la base d’asta fissata e ribassata rispetto ai 9 milioni e 744mila euro richiesti in precedenza) potrebbe acquistare la superficie che consta di ben 42770 mq ed ha fra gli usi consentiti quello abitativo, quello commerciale e quello turistico. L’apertura delle buste ci sarà il 25 settembre. Ci saranno sorprese?
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