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“Squadra incompleta, servono almeno 2-3 pedine”: il mister perentorio sul mercato. E su Cerci…

L’11 luglio Ventura si presentò come nuovo allenatore della Salernitana, a pochi giorni dalla partenza per il ritiro. Tra le altre cose, il tecnico ligure ammise di aspettarsi “l’80% della squadra entro il 18 del mese“. Fra due giorni è già agosto e la rosa è ancora lontana dall’essere al completo. Ad ammetterlo è lo stesso tecnico granata nella conferenza stampa di fine ritiro: “Questa squadra non è completa, ma non lo dico io si capisce – il commento di Ventura – Lo sa la società, lo sanno tutti. Aspetto il mercato, non lo faccio io. Intanto lavoriamo in modo tale che i nuovi troveranno la pappa fatta, i 7-8-9 undicesimi che ci sono già aiuteranno a integrarsi gli altri nuovi, non so quanti arriveranno. Ma quel che è certo è che non siamo completi in tutti i reparti, prima arrivano meglio è perché poi possiamo capire quali possono essere i nostri obiettivi.”.

Manca tanto a questa Salernitana, “minimo due calciatori se non tre“. Ma Ventura ripete, non servono nomi, quanto caratteristiche. Anche se il nome di Alessio Cerci viene pronunciato spesso nell’ora di conferenza stampa: “Cerci è un nome che è stato fatto perché ci sono stati contatti, è evidente che le sue caratteristiche sono diverse da quelle degli attaccanti disponibili al momento ma non è detto che Cerci arrivi. Se prendiamo dei calciatori li prendiamo per finalità tecnica e per caratteristiche. Prendo un centrocampista non significa nulla, ne esistono mille tipi. Il mio ruolo nella trattativa? Io non ho nessun ruolo, Cerci è un giocatore che ho avuto più volte e l’ho sopportato più volte. Mi ha telefonato dicendo che c’ero io a Salerno e quindi era disponibile a venire. Ha dato la sua disponibilità perché è reduce da due annate complicate, ha orgoglio e vuole reagire. Potremmo essere la squadra giusta per sfruttare la sua rabbia. Se arriva Cerci bene, ma se arriva un’altra punta lo accolgo a braccia aperte. Ora non vorrei che si fraintendesse il discorso, Alessio è un calciatore sul mercato che ha dato la sua disponibilità. Ma Cerci non completa la squadra, è un componente. Lo sforzo va fatto per completare la squadra, non per il giocatore singolo ma per più giocatori”.

Il concetto è chiaro, più passa il tempo più bisogna cercare di accelerare le trattative. E sono sempre più intense le telefonate tra Ventura e Lotito: “Mancano 2-3 sicuro, tra cui almeno un’alternativa a Di Tacchio che in questo momento è l’unico playmaker. Se oggi mi dovessero dire che c’è un giocatore sotto il livello degli altri direi che non c’è. Si sono comportati tutti con professionalità e serietà poi come in tutte le cose del calcio c’è una società che prende le decisioni. Ho sentito Lotito, sarei maleducato se non lo avessi sentito. Lui sa perfettamente cosa occorre. Chi è arrivato è perché era un calciatore raggiungibile. Ma fra uno raggiungibile e uno meno raggiungibile, meglio uno raggiungibile con disponibilità. Quando integriamo correttamente il gruppo possiamo ritagliarci spazi importanti”. Poi all’improvviso il telefono di Ventura squilla, sul display appare la scritta Angelo Fabiani: “Aspettate che se abbiamo acquistato qualcuno ve lo dico in diretta…”

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