Speranze granata sul modello Crotone: quella salvezza del 2017 con gli stessi numeri (finora) dei granata

Ventottesima giornata all’orizzonte, c’è ancora una flebile speranza. Si chiama Crotone, un esempio (raro) da poter emulare sulla falsa riga di quanto già fatto nella miracolosa stagione del 7% due anni fa dai granata, che rispetto ad oggi però avevano un pizzico di vantaggio. Oggi la classifica vede la Salernitana fanalino di coda con 14 punti all’attivo. Con undici partite ancora da giocare e nove punti da recuperare sulla zona salvezza, la matematica non condanna ancora la Bersagliera, nonostante la situazione sia molto drammatica. Obiettivo estremamente difficile ma non impossibile come la storia ci ricorda.

Quel miracolo in Calabria

Al momento il quadro è molto simile a quello del Crotone allenato da Davide Nicola, sempre lui, che nella stagione 2016/17 riuscì a compiere il miracolo salvandosi dopo una clamorosa rimonta. È l’unica squadra ad essere riuscita a salvarsi in massima serie con un così magro bottino alla 27ma. Arrivati a questo punto del torneo, anche i pitagorici, come i granata di quest’anno, avevano racimolato soltanto 14 punti. Furono poi le sei vittorie e i due pareggi nelle ultime undici giornate a regalare la permanenza nella massima serie alla formazione calabrese. In realtà la rimonta vera e propria iniziò alla trentesima, quando in casa del Chievo Verona i rossoblù si imposero per 1-2. Le successive vittorie arrivate poi contro Inter, Sampdoria, Pescara, Udinese e Lazio, oltre ai pareggi con Milan e Torino permisero agli squali di collezionare 20 punti sui 27 totali a disposizione.

Praticamente, una media da Europa che portò il Crotone a concludere con 34 punti al quartultimo posto, a +2 sull’Empoli che retrocesse da terzultimo ed erano la prima squadra salva alla 27ma (proprio a +8 sul cavalluccio marino). Un risultato insperato, peraltro ottenuto senza cambiare tecnico in corso d’opera ed acquistando solo due giocatori, nemmeno di primissimo piano, nel mercato di riparazione. Non a caso, al termine di quell’impresa, mister Nicola decise di andare in bici da Crotone a casa sua in Piemonte. Ad oggi l’allenatore non è più lo stesso e le percentuali sembrerebbero essere ancora più basse, ma come la storia insegna, i miracoli posso accadere.