Spadafora al TG1: “CTS chiede modifiche vincolate al protocollo medico sanitario”

AGGIORNAMENTO ORE 21.05 – Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora è intervenuto in collegamento al TG1, parlando nello specifico del protocollo sanitario e della ripresa dei campionati: “Il Comitato tecnico-scientifico chiede delle modifiche vincolanti al protocollo della FIGC, ad esempio garantire che se durante gli allenamenti dovesse emergere un individuo positivo, la squadra e lo staff tecnico restino in quarantena senza nessun contatto esterno oppure che siano i medici delle società ad assumersi tutte le responsabilità dell’attuazione del protocollo o anche che i numerosi test molecolari previsti per i calciatori non vengano fatti a discapito di tutti gli altri cittadini. Se la FIGC dovesse accettare tutte queste indicazioni credo che il prossimo 18 maggio potranno riprendere gli allenamenti di gruppo. La ripresa del campionato? Dalle indicazioni del Comitato emerge ancora la necessità di proseguire con la prudenza. Servirà almeno un’altra settimana per vedere la curva dei contagi per poi decidere sul campionato. Il 18 maggio dovranno riprendere anche gli allenamenti di tutti gli altri sport di squadra. Domattina presenterò formalmente al CTS le linee guida per far riaprire, entro la fine del mese, palestre, impianti e centri sportivi. L’obiettivo è che lo sport possa ripartire in sicurezza”.

Manca ancora una comunicazione della Federcalcio, ma la dichiarazione congiunta dei ministri dello sport e della salute non lascia più spazio a dubbi: tra sette giorni, le squadre professionistiche di calcio potranno tornare ad allenarsi in gruppo. Ma occhio all’eventualità della positività di un calciatore il comitato tecnico-scientifico non ha ammesso eccezioni: in un caso del genere, tutta la squadra entrerebbe nella quarantena di 14 giorni. Le modalità specifiche saranno rese note a breve e sono contenute nell’aggiornamento del protocollo elaborato dalla Federazione e validato dal comitato tecnico-scientifico del Governo.

“Il parere richiesto dal Governo sul protocollo presentato dalla FIGC è stato espresso oggi dal Comitato Tecnico Scientifico e conferma la linea della prudenza sinora seguita dai ministeri competenti. Le indicazioni del Comitato, che sono da considerarsi stringenti e vincolanti, saranno trasmesse alla Federazione per i doverosi adeguamenti del Protocollo in modo da consentire la ripresa in sicurezza degli allenamenti di squadra a partire dal 18 maggio”, hanno detto in coro i ministri Spadafora e Speranza.

Ad anticipare alcuni dettagli ai microfoni di Radio Rai è stata Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute che sostanzialmente ha confermato il fatto che le squadre dovranno andare in ritiro e rimanere in isolamento per consentire la ripresa degli allenamenti in gruppo: “È stata individuata una possibile via d’uscita tecnica, sostanzialmente quella di una bolla sterile nella quale entrano giocatori e staff negativi, un grande ambiente sterile senza presenza di virus: e dovranno tutti restare in isolamento, come una grande famiglia. Tutelerà la loro salute, e quella di chi sta con loro, ma chiede un grande sacrificio, quello dell’isolamento assoluto, e un’assunzione di responsabilità da parte della Lega calcio. È possibile così che dentro questo ambiente riprendano gli allenamenti di squadra. L’ultima parola spetterà poi al presidente del Consiglio, Conte, e al consiglio dei ministri. Al governo spetterà valutare gli altri aspetti del problema, che non è solo sportivo ma tocca un indotto occupazionale ed economico importante: tutti temi che dovranno essere messi sul tavolo”.