Nel post partita di Salernitana-Bologna, Paulo Sousa commenta la prova dei suoi ragazzi: “Sono molto contento soprattutto di chi è entrato che ha dato il cambio di passo – ha detto il tecnico in sala stampa -. Abbiamo giocato contro una squadra collaudata, con una grande idea di gioco. Con i cambi abbiamo dato intensità e qualità, abbiamo iniziato a spingere. Anche chi non era in campo incitava i compagni. Questo è lo spirito giusto. Non abbiamo vinto, ma ci siamo andati molto vicini. La qualità del Bologna ci ha messo in difficoltà. Tatticamente era una partita impegnativa. Loro non hanno creato molto ma ci hanno fatto abbassare. Abbiamo creato di più noi. Dobbiamo migliorare nella capacità di mantenere il possesso palla. E’ difficile cambiare comportamenti acquisiti da tempo. Dobbiamo saper occupare gli spazi, per progettare il gioco verso l’attacco ma senza perdere organizzazione. Stiamo lavorando, la strada è lunga ma c’è l’atteggiamento giusto e la qualità individuale”.
C’è qualche rimpianto: “Sono soddisfatto della prestazione. Peccato, potevamo vincere ma siamo sulla strada giusta. Avevo detto che sarebbe servita una partita tatticamente impegnativa, devo fare i complimenti a Motta, il Bologna ha qualità, è squadra matura, crede nelle idee dell’allenatore che sta portando cose nuove nel calcio italiano e questo fa crescere anche noi allenatori”.
Salernitana a tratti molto bassa: “Il Bologna è difficile da affrontare, ha un buon palleggio, pressa di continuo, occupa bene il campo con grande mobilità, i loro centrocampisti ci hanno messo in difficoltà soprattutto nel primo tempo. Con i cambi siamo andati bene, faccio i complimenti ai subentrati che hanno portato intensità e qualità alla squadra. Poi avrete notato che anche chi è stato in panchina ha celebrato chi ha segnato, c’era voglia di vincere e questa mentalità mi piace molto. Con l’ingresso di Piatek abbiamo spinto, aumentando intensità e velocità sulla pressione e creato soprattutto sul corridoio laterale, dove avevamo più spazi. Oggi abbiamo fatto 14 tiri, abbiamo incrementato questo dato”.
Salernitana penalizzata dal calendario: “Abbiamo avuto due giorni in meno per prepararla, la partita di Milano ci ha stancati, abbiamo sentito l’accumulo di fatica per il volume che avevamo dato anche nei precedenti allenamenti delle tre settimane prima. Oggi contro una squadra che ci ha fatto correre abbiamo retto benissimo. Il Bologna ha fatto di tutto per vincere, stiamo lavorando per avere più controllo dei momenti con il pallone tra i piedi per sapere quando gli avversari hanno più capacità di palleggio e ci fanno abbassare, bisogna saper difendere e prendere fiato senza regalare nulla a loro. Dobbiamo tenere per più tempo il pallone tra i piedi. Con le qualità che abbiamo davanti possiamo fare veramente la differenza verso la salvezza”.
Paulo Sousa non cerca alibi: “Sono io il responsabile di tutto: idee, pianificazione allenamenti e altro, cerco di chiedere ai ragazzi di pensare al noi e non all’io. Stiamo arrivando a un’intesa interna e con i tifosi che sono sempre straordinari, ci hanno dato più energia”.
Distanza sulla zona salvezza che dipenderà da Sampdoria-Verona: “È il lavoro che deve darci tranquillità e non i punti, il processo è questo per vincere partite fino alla salvezza, è il nostro grande obiettivo, le mie idee di calcio e tutto quello che cerco di inculcare porta sempre a cercare la vittoria contro chiunque. Siamo tutti valutati per i risultati, questa squadra aveva bisogno di tranquillità e ho dovuto prendere decisioni meno complesse per aiutare i ragazzi ad avere più fiducia. Mi piacere avere il controllo delle partite col palleggio, abbiamo le capacità per farlo. È difficile dare percentuali di crescita”.
L’episodio del presunto rigore di Cambiaso: “Io dopo le partite non faccio polemiche con gli arbitri. Durante la partita faccio il mio, penso ad aiutare i ragazzi a vincere: c’è il var e la valutazione degli arbitri, possono sbagliare anche loro e bisogna dare credibilità anche al loro lavoro”.
Sui due gol subiti di testa: “È la prima volta che difendo così, è una zona mista ma non dipende dai giocatori a disposizione, anche se tutte le mie squadre si sono sempre difese a zona. I numeri sono buoni e i ragazzi hanno comunque fiducia. Andremo a rivedere gli episodi e rifletteremo se cambiare o no, alcuni giocatori si sono fatti anticipare negli spazi stretti, ci lavoreremo”.
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