Dopo aver lavorato alacremente nei suoi primi giorni a Salerno, Paulo Sousa spiega i motivi che lo hanno spinto ad accettare la proposta del club granata. “Sono felicissimo di essere qui soprattutto per aiutare Iervolino e il direttore a raggiungere alti livelli, c’è un bel progetto” ha spiegato il tecnico portoghese nella conferenza stampa di presentazione al centro sportivo Mary Rosy.
Il mercato degli svincolati e i giocatori a disposizione
“La società è preparata a un eventuale ingaggio di uno svincolato, aspettiamo i rientri e valuteremo. Quanto ad altre proposte avevo anche richieste internazionali con prospettive di giocare le coppe l’anno prossimo, ho accettato Salerno. Non faccio molta differenza tra giocatori giovani ed esperti. I giovani possono commettere errori, ovunque io sia andato ho investito su di loro. Analizzo il giocatore caratterialmente e qualitativamente. Credo che l’educazione calcistica di ognuno e come persona siano importante. Una squadra ha tante personalità differenti, culture differenti che bisogna integrare. I nostri giovani hanno molta qualità, c’è potenziale. non ho dubbi che possano migliorare. Ho visto una squadra che cerca in ogni partita di vincere.
I ragazzi hanno la predisposizione, spero che le mie idee appena portate possano aiutarli ad essere migliori e a fare più risultati. La realtà è che finora ne sono arrivati pochi. Non posso dimenticarmi di Nicola, a cui voglio dare una parola amica, che l’anno scorso ha agguantato una salvezza storica. Ho giocato contro di lui e so le difficoltà che crea agli avversari. Era un momento delicato, per questo la società ha voluto prendere una direzione diversa. Dobbiamo migliorare 2-3 cose a livello agonistico, nell’aggressività, la squadra ha bisogno di profondità. Ho già affrontato Valencia, lo conoscevo abbastanza bene. Avrà futuro in questo calcio, ha dato disponibilità e nelle prossime partite avrà spazio, sarà fondamentale come anche Kastanos. Devono tutti essere pronti anche a fare diversi ruoli”.
I motivi della scelta Salerno
“Era difficile trovare una piazza passionale come questa. Tante altre città hanno anche tifosi di altre squadre. Io vedo che qui ce ne sono tanti della Salernitana e questo aiuta a fare ogni progetto ambizioso, aiuta a crescere con coraggio. Sono sicuro che da domani ci sarà tanta spinta sugli spalti, i tifosi metteranno i giocatori in condizione di raggiungere la salvezza al più presto possibile. vogliamo che la gente si senta collegata con noi, deve esserci un giocatore in più. Anche a Verona avevo visto qualcosa di straordinario, ma in casa il fattore dovrà essere ancora maggiore.
Sono qui perché il progetto del presidente mi ha convinto, credo nei giocatori della rosa soprattutto per il futuro. Ma il futuro è oggi e tutti dobbiamo aiutarli, città compresa. Serve stabilità emozionale. Un altro punto che mi ha convinto è la città: è passionale, ama non solo il calcio ma la sua squadra e di questo c’è bisogno per fare qualcosa di straordinario. Per me è una sfida importante, ho voluto accettarla perché sono fiducioso di poter sviluppare le idee del presidente e della direzione sportiva per adesso per salvarsi e poi fare qualcosa di più”.
Nessuna tabella salvezza
Non faccio tabelle da qui alla sosta, vivo il calcio per vincere e non per prendere punti o pareggiare. Voglio raggiungere i 35-36 punti in fretta, la squadra lo sa, dobbiamo vincere partite per arrivare lì, dopodiché penseremo ad altro”.
Il futuro di Ribery
“È un ragazzo speciale, molti lo conoscono anche meglio di me. La decisione che ha preso riguardo il suo contratto dimostra sensibilità, aveva un contratto e vuole aiutare la squadra, è stato lui a dare degli input alla società. Questo è già straordinario, si vede il valore umano, è un ragazzo che ha bisogno anche di riorganizzare le sue idee, anche come società e io come leader del mio staff lui sarà dentro come altri collaboratori che erano già in società per aiutarci al meglio delle loro competenze per raggiungere la salvezza e Franck sarà uno di questi, lo aiuterò per quella che è la mia esperienza di vita e calcistica ad avere le idee più chiare. Credo che voglia fare l’allenatore, staff e società lo aiuteremo”.
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