Se nel settore ospiti di Marassi potrebbe entrare solo la metà dei circa 450 tifosi granata che hanno comprato il biglietto per stasera (gli altri resteranno all’esterno per protesta, facendo parte della “Salerno che non si piega“, contro la decisione di Lega B e Figc di annullare i playout contro il Frosinone alla vigilia della partita e tutto quello che è venuto dopo), il dodicesimo uomo in campo stavolta sarà direttamente lui. Danilo Iervolino è tornato da mesi vicino alla squadra, sempre di più, e stasera sarà al suo posto in tribuna a Genova. Anche ieri sera, dopo cena, ha parlato alla squadra a distanza, per rinsaldare un legame con i colori granata, con la sua Salernitana, che sembra tornato quello degli albori e che fino al 2023 ha fatto proseguire il famoso “sinallagma”.
I primi mesi di questa stagione sono andati come sono andati, il patron si era distaccato perché ferito dall’indegna retrocessione e poi dalle critiche piovute anche sul suo conto, sacrosante nel momento in cui si sono fermati alla gestione societaria e a giudizi sui risultati propiziati dalle mosse imprenditoriali e sportive, molto meno quando sono sfociate in insulti ed offese gratuite sul personale sui social network. Le critiche costruttive lo hanno pungolato, il tempo ha guarito e così oggi Iervolino crede nella salvezza come seconda rinascita. La prima, quel 31 dicembre 2021. Ora, tre anni e mezzo dopo, la possibilità di dare un colpo di spugna al passato rappresentato dall’ultimo biennio horror, con un doppio confronto vincente contro la Sampdoria. È quello che ha chiesto il patron ieri al gruppo nella seconda videochiamata della settimana, dopo ripetute visite al Mary Rosy tra maggio e giugno, dopo un ritorno alla presenza costante allo stadio sia in casa che fuori. Iervolino ha trasmesso carica e affetto a Ferrari e compagni, al mister, a tutto lo staff presente, ha confessato di essersi riavvicinato emotivamente alla sua squadra, ha chiesto combattenti in campo oggi e poi venerdì per portare a casa una salvezza che certamente non era l’obiettivo stringato di inizio campionato.
Lo sa Iervolino e lo sa anche il tifoso medio: sulla carta e nelle intenzioni, questa Salernitana poteva lottare per un posto dal centro classifica in su. Il patron ha motivato il gruppo una volta ancora, trasmettendo vicinanza con parole semplici e incisive, nello stesso tempo. L’imprenditore palmese è sempre più partecipe, chiede il massimo in questa lotta difficile, perché sa che se ne viene fuori vittoriosa, la Salernitana può voltare pagina e riprendere a lottare per ben altre ambizioni. C’è da sudare oggi, fino a venerdì, prendersi la salvezza con i denti e le unghie e poi imparare dagli errori un minuto dopo in fase di programmazione della prossima stagione. Quello che di mortificante ha vissuto la Salerno sportiva negli ultimi due anni può bastare e sarà oggetto di discussioni a bocce ferme per mettere in chiaro tutti gli errori da non ripetere mai più. Dalle sabbie mobili si può uscire, basta volerlo. Iervolino lo ha capito, è risceso in campo. si è sempre detto che nel momento del bisogno non va abbandonata la nave e lui non lo ha fatto, ha spento ogni tentativo di rimettere in circolo presunte voci di cessione, ha mandato messaggi pubblici pur senza parlare (lo farà a fine campionato?), ha rimesso le cose in chiaro con la sua presenza. Il proprietario trasmette visione e l’unità che non può mancare quando le cose si mettono male. Bersagliera, riprendi in mano il tuo destino!