Simy, ripetuti no ad altre destinazioni: prospettiva reintegro in gruppo (ma senza giocare)

Nwankwo Simy potrebbe tornare ad allenarsi in gruppo con la Salernitana. L’attaccante nigeriano ha detto no a qualsiasi proposta prospettatagli dalla società o da intermediari ad esse vicini per poter proseguire la carriera altrove, dall’Italia (Cosenza, Sampdoria e Feralpisalò in B, a quanto pare anche Perugia in C) all’estero (Russia, Turchia, club orientali). Dopo la lettera di diffida presentata dagli avvocati del 31enne giocatore in estate, a cui la Salernitana ha risposto motivandone l’esclusione dal ritiro precampionato, il fantasma del collegio arbitrale potrebbe in qualche modo far cambiare idea a patron Iervolino.

Se Simy decidesse di ricorrere all’organismo giudicante (a cui si era rivolto invece Bonazzoli prima del perfezionamento della cessione che aveva provocato la rinuncia dell’attaccante) e la Salernitana soccombesse in giudizio, a titolo di risarcimento dalle casse del club di via Allende dovrebbe uscire verso il conto corrente nigeriano una cifra tra il 20 e il 30% del suo stipendio lordo, pari a 1,7 milioni (circa 800mila euro netti). Il club vorrebbe evitare di correre il pericolo di dover sborsare pure 360mila euro – o giù di lì – oltre al lauto stipendio dell’ex Crotone, che ha un contratto ancora fino al 2025.

Per questo motivo in queste ore si sta valutando la possibilità di reintrodurlo agli allenamenti negli stessi giorni e orari dei componenti della rosa, appunto in gruppo e con Paulo Sousa. Sarà poi coinvolto, nel caso, a tutti gli effetti nelle esercitazioni? Questo spetterà al trainer eventualmente deciderlo. Di certo, al momento, il calciatore non sarà comunque inserito in lista over e non sarà considerato disponibile per le partite di campionato. Nell’elenco resta quindi un posto libero eventualmente da colmare con uno svincolato. Diversi i profili monitorati da Morgan De Sanctis ma senza fretta: al momento la Salernitana preferisce attendere la reale necessità di ingaggiare un nuovo elemento e non farlo “tanto per”.