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VIDEO. “Sì alla donazione di organi e tessuti”: la Salernitana c’è

La Salernitana dice sì alla donazione di organi e tessuti. Il club granata ha aderito con entusiasmo e convinzione alla campagna di sensibilizzazione dell’Aned (Associazione Nazionale Emodializzati e Trapianto) presenziando questa mattina al Palazzo della Provincia all’evento di presentazione della campagna. C’era l’amministratore delegato, Maurizio Milan. I calciatori, impegnati nella seduta di rifinitura pre-Atalanta, hanno invece registrato un videomessaggio. Maggiore, Nicolussi Caviglia, Gyomber e Candreva i testimonial.

Il progetto si articola in tre momenti. Presentata una locandina che sarà affissa nelle scuole, nelle università e nelle sedi degli enti pubblici. Dopodiché ci saranno dei corsi di formazione. Il terzo punto è la collaborazione della Salernitana. “Ringrazio l’Aned perché giornate come questa nascono da un grandissimo senso civico delle persone che sono intorno a questo tavolo e dal sacrificio di chi fa volontariato attivo. – ha detto Milan nel suo intervento in conferenza – Con Alfieri abbiamo avuto dialoghi professionali, ha avuto parole sagaci. Le parole hanno un significato, il presidente Alfieri ha chiuso con uno slogan che mi è piaciuto: la speranza siamo noi. Ho pensato a una canzone che per me è stata ispiratrice, è di Francesco De Gregori, “La storia siamo noi”. I ragazzi hanno una responsabilità. L’impostazione culturale della mia generazione e dei miei genitori, data da molte situazioni che a volte costruiamo in base a fake news, deve essere sfatata dai giovani. La scuola deve passare principalmente questi messaggi. La comunicazione lambisce un tema di formazione. Bisogna lavorare sulla comunità. Salerno fa molto, c’è una comunità viva, presente per passione e valori sociali. Ci abito da un anno e noto una comunità inclusiva e aperta. Da quando abbiamo pensato con Iervolino di aprirci a questa sfida un minuto dopo l’acquisizione della Salernitana ci siamo chiesti quale fosse il nostro modello. Sicuramente sportivo, per vedere la squadra nelle competizioni più importanti. Ci impegneremo sul minimo garantito. Dietro questo progetto c’è anche molto valore etico. Nelle scuole ci siamo ancora molto poco ma ci stiamo cimentando. Lo sport è un grande veicolo verso i giovani dal punto di vista emotivo, possiamo coinvolgere i nostri campioni affinché sul campo testimonino in chiave attiva le iniziative che abbiamo fatto. Non siamo mai stati invasivi, abbiamo sempre chiesto ai ragazzi se se la sentissero. Nel video ci sono testimonianze belle e convincenti dei calciatori che hanno manifestato un segnale molto forte. È stato così anche col passaporto ematico. La Salernitana c’è in campo e fuori. C’è una squadra unica che è la comunità ed è composta da tutti noi. Speriamo che anche domani dia tanta carica e non ho dubbi”.

Il padrone di casa, Franco Alfieri, presidente della Provincia: “Dobbiamo lavorare tutti affinché questo grande gap, come tanti che abbiamo nel Mezzogiorno,  non si risolve con la speranza. La speranza siamo noi quando abbiamo coraggio e compiamo gesto generoso, responsabile, altruista e vitale per gli altri”. Sergianni, direttore sanitario Asl Salerno: “Siamo pronti ad accogliere qualsiasi esigenza si manifesti con la nostra equipe chirurgica. Da quando è stata normata la possibilità per un cittadino di esprimere la propria volontà si sono fatti passi da gigante ma è ancora troppo poco. Per avere la possibilità di dare vite migliori c’è bisogno di qualcosa di più. Dobbiamo iniziare dal basso realizzando una comunicazione appropriata anche nei confronti dei familiari che sono chiamati a scegliere rapidamente per un proprio congiunto in un momento così drammatico. Pensiamo che la nostra dichiarazione di disponibilità alla donazione solleviamo i nostri congiunti da una decisione del genere. Saranno chiamati solo ad essere testimoni”.

Paola De Roberto, assessore alle Politiche Sociali e Giovanili al Comune di Salerno: “Sono qui come testimone dell’importanza di questa scelta. Mi sono trovata di fronte a un caso personale particolare. Mia figlia, neo diciottenne, è andata a rinnovare la carta d’identità. Le hanno chiesto se volesse donare e lei non ha saputo rispondere e ha detto di no. È tornata a casa e mi ha detto di essersi pentita perché al momento non sapeva cosa rispondere. Iniziative che coinvolgono il mondo della scuola creano consapevolezza importantissima di fronte a un atto di altruismo. Lo è anche quello dei genitori e delle famiglie che spesso si trovano a scegliere. Non è una decisione semplice ma dà futuro e speranza. Salerno è a metà nell’indice delle donazioni, possiamo fare di più e lavorare in sinergia, fare rete ed essere compatti. Lo sport ha un ruolo importantissimo, ben venga questo connubio”.

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