Sette giorni per la svolta: la chimica con Paulo è svanita in un amen

Il tempo che passa è il principale cruccio di Danilo Iervolino, Maurizio Milan e Morgan De Sanctis. Avevano tutti e tre previsto un weekend di relax nelle loro città d’origine con parenti ed amici ed invece la notizia della trattativa tra Sousa e il Napoli ha aggiunto ulteriore frenesia. Positiva, perché da ieri sono tutti ripiombati al lavoro. Per la verità non hanno mai smesso: c’è da scegliere il sostituto di Paulo Sousa, con Gattuso e Pirlo in pole (clicca qui per leggere). Il mister lusitano non resterà sulla panchina granata a meno di clamorose evoluzioni, a prescindere da cosa farà De Laurentiis. Per la panchina azzurra, infatti, è corsa a tre fra Sousa, Garcia e Galtier. Quest’ultimo sembra balzato anche un pizzico avanti.

La partita a scacchi

Tra una settimana esatta si chiuderà la famosa “finestra per valutare altre opportunità” che la Salernitana ha aperto contrattualmente al mister portoghese. Entro il 20 può pagare (lui o chi per lui) la penale di 1 milione netto (1,8 lordi che troncherebbe il vincolo recentemente rinnovato fino al 2025 dopo l’esercizio dell’opzione unilaterale da parte del cavalluccio, che prima di farlo però ha condiviso praticamente tutto con l’ex centrocampista del Borussia Dortmund tra cene, incontri e videochiamate, proprio per non commettere un’azione forzata. Il risultato non è stato quello immaginato. Addio chimica, se anche il Napoli non ingaggiasse più Sousa, il trainer di Viseu non sarebbe più compatibile con l’ambiente del cavalluccio e dovrebbe accordarsi con altri club per non stare un anno fermo, seppur pagato. Dice il vero il suo agente, Cajuda, quando sostiene di aver ricevuto molte chiamate; gioca però sulla differenza tra richieste e offerte ufficiali: alla Salernitana è bastato l’approccio molto consistente per far saltare l’idillio (clicca qui per leggere). Se non trovasse una nuova squadra, invece, il contratto biennale di 1,2 milioni a stagione sarebbe valido. A quel punto dovrebbe essere rescisso trovando un accordo con cospicua buonuscita. Bisogna anche tener conto che la società si è riservata una ulteriore clausola a proprio favore: può interrompere il vincolo con Sousa il 30 giugno 2024 senza sborsare un euro, per cui il “danno” sarebbe di una sola stagione certa da pagare. Prima di fare ipotesi o congetture, però, la dirigenza e la proprietà devono aspettare le mosse del tecnico. Formalmente devono ritenerlo per forza l’allenatore della Salernitana 2023/24 per poi magari in seguito prendere atto che non sarà così (per volontà sua o… dello stesso patron Iervolino). Molto difficile immaginare azioni legali da parte degli avvocati della Salernitana, almeno nei confronti del Napoli.

Ufficiosamente, come già detto, i casting per il sostituto sono già iniziati. Dal canto suo Sousa ieri ha “mandato avanti” il suo procuratore con parole di circostanza che confermano indirettamente l’incontro col Napoli ed altri club, senza però aver ricevuto offerte ufficiali. Insomma, corteggiamenti anche piuttosto espliciti senza una richiesta di matrimonio in ginocchio, con tanto di anello mostrato. La Salernitana si sta sforzando di guardare al futuro ugualmente e ieri ha ufficializzato le prime amichevoli con le date del ritiro estivo (clicca qui per leggere) per mandare un segnale: “Non siamo immobili“. Un messaggio che fa il paio con quello di ieri l’altro, quel “non ci faremo trovare impreparati” trapelato dalle stanze granata che fa capire quanto questa partita a scacchi nata all’improvviso sia importante.