La nostra ‘top 11’ della decima giornata di serie B, schierata con il 4-2-3-1, è la seguente:
VIGORITO (LECCE): rischia di combinare una frittata su un disimpegno un po’ superficiale, prima di riscattarsi ampiamente e neutralizzare tutti i tentativi offensivi degli avanti crotonesi.
PUCINO (SALERNITANA): nel primo tempo fatica a prendere le misure al dirimpettaio Fazzi, poi sale gradualmente di tono in entrambe le fasi di gioco, fino a guadagnare un bel voto in pagella grazie al calcio di punizione che regala tranquillità alla squadra e che lui esegue con la maestria di un trequartista.
BROSCO (ASCOLI): prestazione puntuale ed attenta, connotata da vigore fisico, personalità e tempestive chiusure difensive anche sulle corsie esterne. Sempre insdioso sulle palle inattive.
DOMIZZI (VENEZIA): al termine della gara di Palermo, con la vittoria sfumata all’ultimo istante, non riusciva a mascherare l’amarezza e la delusione, promettendo il pronto riscatto nella successiva trasferta di Cremona. Condottiero indomabile allo Zini, dove contribuisce notevolmente a preservare il golletto che regala tre punti alla squadra lagunare.
FALASCO (PERUGIA): con Felicioli sta ingaggiando un’avvincente competizione per la titolarità della maglia numero tre. Questo round lo porta a casa lui, sempre pungente nelle sovrapposizioni e determinante sui calci piazzati. Realizza il gol del secondo vantaggio perugino, dal suo piede parte il cross che regala i tre punti agli uomini di Nesta.
JAJALO (PALERMO): l’estate pregna di dubbi e motivazioni da ritrovare è ormai alle spalle. Il regista bosniaco è tornato ad essere il faro illuminante della manovra rosanero, riuscendo ad essere addirittura letale con un raid improvviso nei sedici metri carpigiani.
IORI (CITTADELLA): invincibile highlander della sbarazzina formazione veneta. Nonostante le trentasei primavere, continua a palesare una fame calcistica fuori dal comune. Organizza il gioco dei suoi, morde i polpacci degli avversari, festeggia i successi della squadra con l’entusiasmo di un ventenne e, soprattutto, realizza il terzo gol stagionale.
CHIARETTI (FOGGIA): la perla calcistica della settimana l’ha riservata agli ex compagni del Cittadella, che hanno assistito impotenti al suo imparabile pallonetto liftato. Sempre efficace tra le linee ed incisivo nell’uno contro uno.
VERRE (PERUGIA): già nella parte conclusiva della gara di Salerno aveva dimostrato di poter essere più pericoloso a ridosso degli attaccanti. Nesta ha colto i segnali del campo e lo ha restituito al suo ruolo originario di centrocampista offensivo. Ottimo l’inserimento in area patavina, perfetti il controllo volante del pallone ed il tocco in diagonale che supera Marelli.
DI MARIANO (VENEZIA): calciatore completo e tatticamente versatile. Ancora un po’ frenetico ed incostante, ma ha tutto (gamba, grinta, qualità e personalità) per ritagliarsi uno spazio importante nel calcio che conta. Bellissima e travolgente l’azione di rimessa conclusa con il preciso tiro di collo interno che supera Radunovic.
BOCALON (SALERNITANA): gara sontuosa del ritrovato Boca veneziano. Realizza una doppietta intrisa di opportunismo e cattiveria agonistica. Come se non bastasse, nel secondo tempo ripiega spesso in aiuto dei compagni, rubando per ben quattro volte il pallone ai facitori di gioco livornesi. Meritatissimi gli applausi tributatigli dagli oltre ottomila tifosi granata presenti sui gradoni dell’Arechi.
ALL. NESTA (PERUGIA): reduce da due immeritate sconfitte esterne (Salerno e Verona), ha conservato la tranquillità per continuare a credere in un lavoro tecnico-tattico finalizzato a produrre un calcio esteticamente apprezzabile ed efficace. Un atteggiamento positivo che è stato recepito dalla squadra, la quale, al netto di qualche disattenzione difensiva, continua a regalare gradevoli e variegate trame offensive.
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