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Serie B, la Top 11 della 4^ giornata: due ex Salernitana tra i migliori dell’ultimo turno

La nostra ‘Top 11’ della quarta giornata di serie B, schierata con il 4-2-3-1, è la seguente:

MERELLI (PADOVA): con una prestazione caratterizzata da almeno quattro interventi prodigiosi, il ragazzo strappa ad Alfonso (Brescia) la palma del miglior portiere di giornata, consentendo ai patavini di muovere la classifica dopo la scoppola di Salerno.

MAGGIO (BENEVENTO): ancora esibisce fluidità di corsa e l’entusiasmo di un ragazzino, riuscendo ad essere aggressivo in marcatura ed a ripartire in sovrapposizione. Prima di dare il via, con un colpo di testa sottomisura, alla goleada dei suoi contro una Salernitana inconsistente.

GRAVILLON (PESCARA): venti anni ricchi di strapotere fisico e grinta, ma anche qualche irruenza di troppo da correggere in fretta. Intanto pone il sigillo sui tre punti contro il Foggia, in attesa di lanciarsi definitivamente nel calcio che conta.

BELLUSCI (PALERMO): quando è in giornata, accompagnato dalla giusta attenzione mentale e dalla grinta dei giorni migliori, per gli avversari è dura sottrarsi alla sua sovrastante fisicità, che risulta determinante anche in occasione del colpo di testa che sblocca il match contro il Perugia.

LETIZIA (BENEVENTO): fa il terzino ma nessuno se ne accorge, considerato che la maggior parte del match lo spende ad affondare continuamente nella metà campo della Salernitana. Fascia destra o sinistra non fa alcuna differenza.

HENDERSON (VERONA): il ragazzo scozzese rappresenta la sintesi perfetta del centrocampista moderno: cuce il gioco, pressa gli avversari, ruba palla, riparte e non di rado s’inserisce in zona gol, come è accaduto a Crotone, per guadagnare la gioia della marcatura personale.

COLOMBATTO (VERONA): appena ventunenne ma gioca con il carisma e la disciplina tattica di un veterano. Fa sentire i tacchetti agli avversari, però quando ha il pallone tra i piedi sa regalare ordine alla manovra e inventare gol da applausi come quello realizzato contro i rossoblù calabresi.

IMPROTA (BENEVENTO): novanta minuti ricchi di intelligenza tattica e di concretezza in fase offensiva. Libera spazio per le sgroppate di Letizia, sigla la rete del raddoppio sannita e sfiora la doppietta personale con un tiraccio di sinistro che colpisce la traversa. Meno esaltanti i teatrini social delle ore successive al match.

NESTOROVSKI (PALERMO): a volte sembra davvero assente dalla partita, ma quando si scuote dal torpore è troppo tardi per gli avversari, perché la sua giocata ha già terminato la corsa alle spalle del portiere. Doppietta che lo aiuterà a rimettere sulla retta via un inizio di stagione a dir poco tribolato.

TUTINO (COSENZA): la qualità e l’incisività delle sue prestazioni migliorano con il trascorrere delle giornate. Sempre più lontani gli inizi fumosi di carriera a Gubbio. Se non smarrisce la voglia di sfondare esibita da un anno a questa parte e la concretezza negli ultimi venti metri (contro il Livorno ha segnato addirittura di testa), l’ex virgulto scuola Napoli potrà ottenere molte soddisfazioni nel prosieguo di carriera.

PALOMBI (LECCE): in attesa di ammirare i gol di Pettinari e La Mantia, il pubblico leccese si gode l’opportunismo del giovanotto scuola Lazio, che realizza una doppietta decisiva contro il Venezia e dimostra di voler riscattare la negativa stagione vissuta a Salerno.

ALL. TEDINO (PALERMO): dopo l’esonero della scorsa stagione e la complicata vigilia dell’attuale torneo (i ‘big’ della rosa distratti dalle sirene del mercato e dalle immancabili pressioni esercitate dal patron Zamparini), il corpulento tecnico rosanero è riuscito a valorizzare ed a motivare il gruppo a sua disposizione, che adesso potrà puntare con decisione alla conquista della massima serie.

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