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Serie B in standby, per Salvini (dt Frosinone): “Bisognava fermarsi dopo gara con la Salernitana”

Tutti fermi, in attesa di conoscere il futuro del campionato. La Serie B è in standby, non ci si allena e si attende di capire se e quando si riprenderà a giocare. È appena trascorso il primo weekend senza pallone, ne faranno seguito sicuramente altri: situazione difficile da gestire per i club: “Con i calciatori abbiamo avuto contatti operativi fino a qualche giorno fa quando è arrivato il consiglio della Lega di B di restare tutti a casa. Sia nel caso inizialmente prospettato di proseguire gli allenamenti, se pur con tutte le accortezze possibili, sia in quello successivo di rimanere presso i propri domicili, la squadra ha risposto in modo splendido e la ringrazio per la collaborazione e la disponibilità”,  ha detto Ernesto Salvini, direttore dell’area tecnica per il Frosinone al Corriere dello Sport. Tutte le società hanno adottato le misure di cautela, ma per Salvini c’è stato comunque un ritardo. Secondo il dt dei ciociari, bisognava fermarsi prima, esattamente “Dopo la partita con la Salernitana”, disputata il 29 febbraio. Dopo quel pomeriggio Dionisi e compagni erano secondi in classifica, nei due turni successivi poi il Frosinone ha perso il piazzamento di lusso. Ma per Salvini non è un discorso di classifica: “In occasione della sfida di fine febbraio contro la Salernitana avevo dichiarato che dal 1° marzo non si sarebbe dovuto più giocare. E questo non per un discorso di classifica, quanto piuttosto perché ritenevo giusto salvaguardare la salute del tifoso, ma lo stesso sarebbe dovuto accadere con quella dei calciatori. Soprattutto in considerazione del fatto che quest’ultimi una volta in campo non avrebbero mai potuto rispettare le prime norme dettate dal governo che erano quelle di restare tutti a una debita distanza tra di noi. E giocando una partita di calcio sappiamo che questo è impossibile. Per cui il campionato andava fermato a inizio marzo e non dopo aver fatto disputare altre due giornate”.

E adesso? Si attende, tra possibili risoluzioni e ipotesi che, giocoforza, dovrà lasciare qualcuno scontento: “Per il momento il nostro presidente Maurizio Stirpe ha deciso di fermare tutto almeno fino al 22 marzo. Poi vedremo se ci saranno le condizioni per poter tornare ad allenarci o meno Per quanto mi riguarda ritengo che le possibilità che il ritorno in campo avvenga nella prima settimana di aprile siano davvero minime. Fare in questo momento delle ipotesi con la situazione in continua evoluzione è praticamente impossibile. La speranza, ma sottolineo soltanto la speranza, è che il ritorno in campo possa avvenire tra fine aprile e inizio maggio”. Sarà possibile concludere il campionato? “In tal senso la Lega di Serie B è stata chiara. Ossia si farà il possi bile per termine la stagione in maniera regolare. Vale a dire far giocare le ultime dieci partite della regular season e quindi i play off e play out. Io ritengo che se si riuscirà a tornare in campo il 9 maggio, allora ci sarebbero i tempi per chiudere tutto entro il 30 giugno. Data oltre la quale non si può andare per statuto. Se poi questi tempi non dovessero esserci, ossia non si riprenderà a giocare nemmeno a inizio maggio, a quel punto il precedente dovrebbe far giurisprudenza: cristallizzazione delle classifiche come già accaduto in occasione della prima guerra mondiale”.

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