Dal 20 giugno al 20 agosto, le 20 squadre di B sono pronte a rimettersi in gioco: si parte tra 20 giorni, il campionato finalmente ricomincia. Nel segno del venti, si riparte da dove ci si era fermati…più o meno. Già, perché è davvero impossibile pensare che la prima giornata dopo lo stop possa viaggiare sulla linea della continuità dell’ultima giornata prima dello stop. La Serie B è già imprevedibile di suo, quest’anno lo sarà inevitabilmente ancora di più. Il weekend del 7-8 marzo si disputava la giornata numero 28, chiusa dal Chievo nel posticipo del lunedì. Poi il lockdown e la B in sospeso. Ma dove eravamo rimasti?
Il Benevento aveva naturalmente vinto, 4-0 al Pescara per vendicare l’unica sconfitta del campionato arrivata alla gara di andata e ancora mattoni per la scalata verso la A. Le streghe sembravano invincibili e anche se dovessero rallentare la promozione sembra scontata: sono 22 i punti sulla terza, ne mancano 9 alla matematica. Ma dietro il Benevento c’è la solita bagarre. Il 2020 era stato l’anno del Frosinone che però prima dello stop si era inceppato: dopo sei vittorie consecutive (senza prendere gol, 1-0 anche alla Salernitana), i ciociari hanno ottenuto un solo punto nelle ultime due. Contemporaneamente il Crotone puntava, raggiungeva, sorpassava: sono i calabresi i secondi in classifica, 49 a 47 sulla squadra di Nesta. Prima era tutta qui la corsa per il secondo posto, ora si aprono diversi scenari. Rientrano tutte in gioco: Pordenone a 45 che era in ripresa (3 vittorie su 3 prima della quarantena), Spezia che era in flessione (3 punti nelle ultime 3), Cittadella che è sempre squadra criptica. E poi, al settimo posto, c’è la Salernitana.
I granata sono a quota 42, -7 dal Crotone secondo e + 2 dall’Empoli nono. È chiaro che la logica impone di guardarsi prima alle spalle, ma ottimismo e calendario possono regalare qualche speranza alla banda di Ventura. La Salernitana giocherà le prime cinque partite contro squadre con classifica peggiore (Pisa, Entella, Cremonese, Juve Stabia, Ascoli) e poi le ultime cinque partite inevitabilmente con il sangue agli occhi: scontri diretti che faranno la differenza (Cittadella, Crotone, Empoli, Pordenone, Spezia). La difficoltà dei match è ancora tutta da scoprire, proprio perché è difficile prevedere la forma fisica e mentale delle squadre. Ma la Salernitana può giocarsi la sue carte.
Ma prima, come detto, bisognerà guardarsi le spalle. All’ottavo posto oggi c’è il Chievo con 41 punti, poi il già citato Empoli a 40: occhio ai toscani, con Marino hanno ripreso a correre. L’Entella a 38 sembrava più staccata e a marzo delineava il confine tra chi sogna e chi combatte. Ora chissà.
In basso il Livorno sembra spacciato, troppi 12 punti di distanza dalla zona playout. Trapani e Cosenza anche avevano un piede nella fossa, mentre la Cremonese cercava con tutte le forze di riemergere da una situazione imbarazzante, scorrendo i nomi che compongono la rosa. Il Venezia a 32 è al momento l’ultima squadra invischiata per i playout: in zona tranquilla Pisa, Perugia, Juve Stabia e Pescara. L’Ascoli, se vince il recupero proprio con la Cremonese, si iscrive in questo piccolo gruppetto di centro classifica.
La classifica dopo 28 partite
- Benevento 69
- Crotone 49
- Frosinone 47
- Pordenone 45
- Spezia 44
- Cittadella 43
- Salernitana 42
- Chievo 41
- Empoli 40
- Entella 38
- Pisa 36
- Perugia 36
- Juve Stabia 36
- Pescara 35
- Ascoli 32*
- Venezia 32
- Cremonese 30*
- Trapani 25
- Cosenza 24
- Livorno 18
* 1 partita in meno