Sembrava l’Olimpico… ma era l’Arechi: lo spettacolo è nel settore ospiti, onore ai tifosi della Bersagliera

Sembrava l’Olimpico…ma era l’Arechi. Non c’è partita per i tifosi granata: lo spettacolo sugli spalti è servito anche a Roma per la penultima trasferta della Salernitana che sul rettangolo verde dà del filo da torcere agli uomini di Mourinho e nel settore ospiti dello stadio della capitale “insegna” lezioni di tifo oltre il novantesimo minuto.

Ma all’Olimpico è festa dall’inizio alla fine con una giornata speciale tra stand giallorossi e calcio in rosa. Una sfilata della Roma femminile tra primo e secondo tempo tra gli applausi dei supporter dell’ippocampo. La compagine si prepara a disputare all’Arechi il 4 giugno la finale di Coppa Italia contro la Juventus.

Gli undici di Sousa, sono stati accompagnati dalla melodia granata: la voce dei supporter della Bersagliera sovrasta quella dei tifosi giallorossi. Molti, tra i tifosi della Roma, alla fine della prima fase di gioco abbandonano il settore per protesta. Già dall’inizio infatti avevano tolto striscioni e “pezze”: sembrerebbe che la Digos non abbia fatto entrare uno striscione celebrativo per l’anniversario della morte di uno dei fondatori del gruppo dei Fedayn, pare in quanto pregiudicato.

Succede tutto sotto gli occhi di patron Iervolino, dell’amministratore delegato Maurizio Milan, del ds Morgan De Sanctis (che ha raggiunto a piedi lo stadio, fermato dai tantissimi tifosi sponda giallorossa a caccia di un selfie con l’ex portiere) e di Gianni Petrucci, presidente Fip,  seduto accanto al numero uno della Salernitana.

Alla fine applausi e…una foto ricordo con i tifosi alle spalle per la squadra granata in festa. Tanti hanno lanciato e regalato magliette: il primo è Pasquale Mazzocchi che ha dimostrato un legame speciale con la tifoseria, un amore che va oltre i confini. Lo stesso amore che fa cantare a squarciagola e fa tornare a casa con gli occhi lucidi di passione, intonando…“ricordati di me, anche quando a fine campionato, siamo sempre qua a cantare oltre il risultato…”