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Qualcuno è rimpianto, altri no: quale rendimento per i granata 21/22 che hanno salutato?

In serie A la Salernitana è tra le squadre che ha cambiato di più nel calciomercato estivo 2022. Una rivoluzione fatta di tanti arrivi e tantissime cessioni, tali da stravolgere la squadra che solo sei mesi fa conquistava una salvezza epica, passata alla storia come quella del 7% dell’ex DS Walter Sabatini. L’esigenza di formare un instant team a gennaio ed il poco tempo per sfoltire una rosa divenuta in pochi giorni extralarge hanno prodotto una panchina lunghissima nella cavalcata-salvezza targata Nicola.

Il risultato è l’inevitabile rivoluzione estiva operata da Morgan De Sanctis che ha prodotto l’addio da Salerno per 21 calciatori che hanno fatto parte – a vario titolo e con contributo diverso – della magica risalita nella scorsa stagione. Come se la stanno passando questi calciatori che hanno impresso nel cuore il famoso 7% e che hanno iniziato il campionato 2022-23 lontano dall’Arechi?

I capitani 2021-22

In primis chi aveva i gradi di capitano, come Milan Djuric. Il gigante di Tuzla non sta brillando al Verona, dove è arrivato a parametro zero dopo il mancato rinnovo coi granata. Zero le reti ufficiali, due solo le maglie da titolare, nelle ultime uscite con Juventus e Spezia. Prima ben 9 ingressi a partita in corso e spesso nei minuti finali. Il presidente Setti ha iniziato una rivoluzione chiamando Sogliano come nuovo DS: facile immaginare una partenza anche di Djuric nel mercato invernale.

Altissimo, al contrario, il minutaggio del capitano del girone di andata, Francesco Di Tacchio, oggi alla Ternana, che è stato titolare in tutte e 13 le uscite di campionato dei rossoverdi di Lucarelli, presenza stabile nelle zone alte della classifica di B. Nella stessa rosa c’è anche Mamadou Coulibaly che continua a convivere con problemi fisici che ne limitano le prestazioni. Lucarelli lo ha avuto a disposizione solo un mese, da inizio settembre a inizio ottobre, periodo in cui sono arrivate le 5 presenze dal primo minuto ed i 2 gol al Parma ed al Cittadella.

All’Hellas Verona c’è anche Simone Verdi, pupillo di Sabatini e autore di alcune reti decisive per la salvezza granata. L’acuto inutile ai danni dello Spezia, è l’unica rete in gialloblu, dove è sceso in campo 8 volte di cui 5 dall’inizio, ma sempre in concomitanza con una sconfitta degli scaligeri (compresa la gara dell’Arechi).

In tre all’Atalanta

La cessione più remunerativa per la Salernitana è stata quella di Ederson all’Atalanta, dove il brasiliano sta raccogliendo giudizi contrastanti. Dopo l’infortunio estivo che gli ha fatto saltare le prime, Ederson è stato tenuto in grande considerazione da Gasperini che lo ha scelto 8 volte dal primo minuto e in 5 occasioni lo ha fatto entrare a gara in corso con 740 minuti totali.

Lo stesso Gasperini ha dovuto difendere tre ex granata durante le interviste successive al ko di Lecce, dove la stampa lo accusava di un turn over troppo accentuato in Salento in vista della sfida all’Inter: “Noi abbiamo fatto una brutta partita, non è questione di elementi, questi sono tutti giocatori dell’Atalanta, non sono stati presi al bar, hanno giocato già in serie A lo scorso anno chi alla Salernitana chi altrove. Si può giocare male e perdere, buttare via la partita perché c’è sempre un avversario”. Già perché a Lecce avevano giocato titolari in neroazzurro Matteo Ruggeri che in precedenza aveva raccolto solo 22 minuti (in tre gare da subentrato) e Nadir Zortea che di ingressi a gara in corso ne aveva totalizzati 7. Per entrambi gli esterni il minutaggio è inferiore rispetto alle aspettative.

Elementi di fascia

Tanta panchina anche nell’autunno di Luca Ranieri alla Fiorentina. L’esterno ha giocato da titolare solo 2 partite, col Verona in campionato e col Riga in Conference, osservando in tuta i compagni nelle altre occasioni. L’altro esterno mancino, Pawel Jaroszyński, è tornato in patria, al KS Cracovia dove un problema muscolare a fine ottobre lo ha messo ko proprio mentre aveva scalato le gerarchie, trovando 2 presenze da titolare sulle 3 complessive.

Chi è sceso di categoria

È incappato in un infortunio al ginocchio Frederic Veseli a Benevento. L’albanese è uscito dai radar dal 2 ottobre, durante il match con l’Ascoli, quando era alla quarta presenza da titolare consecutiva. A dicembre potrebbe rientrare nel gruppo a disposizione di Cannavaro. Restando in Serie B, la Reggina di Pippo Inzaghi ha abbracciato Riccardo Gagliolo e Joel Obi. Il difensore italo-svedese è fin qui protagonista del girone di andata: sempre titolare nelle prime 13 partite, ha garantito ottime prove, mettendo a referto anche 2 reti contro Cittadella e Cagliari. Solo una comparsa, proprio col Cagliari, per Joel Obi che ha raccolto appena 13 minuti in amaranto in questo inizio di stagione. Titolare fisso nel Genoa anche Radu Dragusin (1.100 minuti) che insieme all’ex Massimo Coda sta provando a riportare in massima serie la squadra che proprio quand’era alla Salernitana aveva contribuito a spedire in cadetteria.

Andrea Schiavone

Tra le rivelazioni di questa Serie B c’è il Sudtirol di Bolzano, dove milita Andrea Schiavone. Pierpaolo Bisoli ha chiamato in causa l’ex granata una sola volta da titolare e 6 dalla panchina per un totale di 200 minuti. Più o meno gli stessi che ha raccolto Edoardo Vergani in Serie C con il Pescara che nello scorso weekend ha trovato la prima maglia dal primo minuto contro il Messina. Sono però 3 i centri messi a segno dal baby attaccante che ha impallinato proprio i peloritani, il Cerignola ed il Foggia pur entrando solo nella mezz’ora finale.

Fuori dai confini

Chiudiamo con gli ex ceduti all’estero. Quel 22 maggio di Salernitana-Udinese 0-4 in porta c’era Vid Belec che ora difende i pali dell’Apoel Nicosia. A parte 3 gare saltate per problemi fisici, è lui il titolare in campionato (8 gare con 6 clean sheet), mentre il cammino nelle qualificazioni di Conference ha prodotto 4 gare senza gol subiti prima dell’eliminazione per mano degli svedesi del Djurgarden. Ha riconquistato la nazionale tunisina Wajdi Kechrida, attualmente in Grecia con l’Atromitos. Sono 10 le presenze da titolare condite da 1 gol ed 1 assist in un club ottavo in classifica nella Super League 1 greca. Con questa nuova esperienza ha ritrovato la Nazionale e il Mondiale con la Tunisia. In Norvegia ha risolto i guai fisici Stefan Strandberg che con il Valerenga ha giocato 6 gare da titolare, segnando anche al debutto contro il Tromso. Anche lui ha ritrovato la convocazione del CT della Norvegia.

Le “meteore” e Perotti senza squadra

Chiudiamo con le “meteore” offensive che non hanno inciso sul famoso 7% dei granata e non stanno trovando spazio nemmeno nelle nuove rispettive avventure. Lys Mousset è passato ai tedeschi del Bochum raccogliendo zero minuti ufficiali ed una sola comparsata in distinta (panchinaro contro il Werder Brema) in questa stagione. È lo stesso minutaggio del brasiliano Mikael Filipe (che è in prestito dalla Salernitana) all’Internacional. Dai problemi di forma, all’ultimo guaio alla caviglia, l’attaccante non riesce a entrare nel gruppo a disposizione di Mano Menezes con il rischio di essere rispedito a Salerno senza esercitare il diritto di riscatto o addirittura prima della fine naturale del prestito.

Cerca ancora squadra Diego Perotti che pochi giorni fa ha preso parte a Roma alla “Partita della Pace”, ritrovando tanti ex compagni che hanno condiviso mille sfide ma che hanno già appeso le scarpette al chiodo. Pure Antonio Russo è svincolato: mai in campo con i granata, l’anno scorso era il terzo portiere. Aveva iniziato la corrente stagione in C al Taranto a titolo definitivo collezionando 5 presenze ufficiali. A fine ottobre la rescissione.

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