TABELLINO FROSINONE-SALERNITANA 1-0
FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Capuano; Salvi, Rohdén, Maiello, Haas, D’Elia; Novakovich, Dionisi. A disp. Iacobucci, Trovato, Zampano, Citro, Beghetto, Tribuzzi, Vitale, Szyminski, Krajnc, Luciani. All. Nesta
SALERNITANA (3-5-2): Micai; Aya, Migliorini, Jaroszynski; Kiyine (37’ st Cicerelli), Akpa Akpro (35’ st Capezzi), Dziczek, Maistro, Lopez; Gondo (35’ st Cerci), Jallow. A disp. Vannucchi, Billong, Karo, Heurtaux, Giannetti. All. Ventura
Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata (Capaldo/Raspollini). IV uomo: Valerio Marini di Roma 1
NOTE. Marcatore: 27’ st Novakovich (F); Ammoniti: Capuano, Ariaudo, Brighenti (F), Maistro, Kiyine, Migliorini (S); Angoli: 9-2; Recupero: 4’ pt – 5′ st; Spettatori: 11523 di cui 455 ospiti.
Una Salernitana troppo timida non riesce nell’impresa di fare punti a Frosinone: i granata si difendono ma alla fine devono inchinarsi al colpo di testa di Novakovich che dà i tre punti a Nesta e allontana Ventura dal secondo posto. Il gol della vittoria è però viziato da un tocco con la mano di Haas, la rete andava annullata. Un po’ di sfortuna, ma anche una partita giocata tutta a protezione di Micai senza mai impensierire Bardi: troppe assenze e squadra un po’ stanca, a tre giorni dal turno infrasettimanale serve necessariamente recuperare energie.
LA CRONACA. Troppe assenze, stato di emergenza e un solo dubbio da sciogliere: Ventura mette in campo Maistro e lascia fuori Capezzi, poi gli altri dieci sono obbligati. Senza Djuric l’attacco è composto da Jallow e Gondo che partono bene, muovendosi tantissimo, ma poi escono subito dalla partita: Gara troppo fisica, mancano i centimetri del bosniaco e si sente. La Salernitana sembra partire con il piede giusto, l’approccio che chiedeva Ventura però dura solo 20 minuti. I granata controllano pallone e centrocampo, vanno al tiro con Kiyine (7’, sballato) e riescono a mantenere il baricentro alto. Poi però il Frosinone si sveglia e inizia a schiacciare il cavalluccio che si rintana nella propria metà campo e non riesce (quasi) più a uscire.
Nel primo tempo mancano le occasioni, Micai non deve mai intervenire ma l’area granata è sempre sotto assedio. Il Frosinone di Nesta si schiera a specchio e occupa il campo in ampiezza anche se cerca di sfondare il muro della Salernitana per vie centrali: Maiello fa perno davanti alla difesa, Rohdén e Haas fanno tanto movimento e mandano in confusione soprattutto Maistro che quando ha il pallone tra i piedi sa cosa fare, quando si tratta di difendere sembra un po’ spaesato. Non come Akpa, solito motorino infaticabile e presenza totale sul giardino dello Stirpe. I primi 45 minuti sono caratterizzati da tantissimi falli, nei secondi arriveranno anche i cartellini. Ma il vero problema della Salernitana è l’uscita dal basso: Dziczek si nasconde e Migliorini non ha il piede pulito per velocizzare la ripartenza. E così i ciociari riescono a stazionare sempre nella metà campo di Ventura anche se l’unica grande occasione arriva sulla sirena: su sviluppi di corner il cross di Haas pesca Dionisi che calcia a botta sicura ma trova il muro di Jaroszynski.
Il colpo di testa di Rohden al 9’ della ripresa spaventa Micai e contemporaneamente dà la scossa alla Salernitana: Dziczek comincia a liberarsi dal pressing e subito il cavalluccio ha la grande occasione per passare in vantaggio. Al 10’ l’imbucata di Akpa per Maistro è perfetta, l’Under 21 però ci mette troppo a calciare e trova l’opposizione di Ariaudo. Occasione persa e Salernitana punita. Al 27’ i ciociari passano, ma c’è il giallo: prima dell’assist Haas tocca il pallone con il braccio involontariamente e, secondo le nuove regole, l’azione andava fermata. L’arbitro lascia correre e allora Novakovich può spingere in rete il pallone dei tre punti. Il direttore di gara poi sorvola su un altro tocco di mano di Gondoin area: poteva starci il rigore, ma la compensazione non è mai la giusta soluzione. Anche perché una volta sbloccato il risultato il Frosinone si difende con ordine e non rischia più nulla. L’ingresso di Cerci non cambia l’inerzia, la Salernitana perde e vede allontanarsi il secondo posto. Martedì con il Venezia la possibilità di vincere e restare aggrappata al treno playoff, ora diventato unico obiettivo della stagione.
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