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Schiavi “gioca” Salernitana-Lecce: “Granata da metà classifica, Iervolino ha grandi obiettivi”

Finita l’avventura a Malta è tornato nella sua Cava de’ Tirreni, ora Raffaele Schiavi riflette sul suo futuro che certamente sarà nel modo del calcio. Mondo del calcio che ha conosciuto giovanissimo con la maglia della Salernitana di Aliberti nel 2004, con quella del Lecce si è consacrato tra il 2006 e il 2010. “Probabilmente domani sera farò un salto all’Arechi per la partita. Lecce e Salerno sono state due piazze importantissime per me. La Salernitana mi ha lanciato nel calcio che conta, con il Lecce ho vinto due campionati di B e sono esploso – dichiara ai nostri microfoni – Devo tanto ad entrambe le squadre e sono molto emozionato nel rivederle in Serie A, i tifosi lo meritano. Sulla carta vedo la Salernitana favorita, ci sarà anche l’Arechi a spingere”.

Grandi obiettivi

L’ex difensore di Cosenza e Brescia non ha dubbi sul campionato che dovranno disputare i granata: “La Salernitana deve lottare per qualcosa in più della salvezza perché la società ha investito molto, prendendo giocatori importanti. Penso che la parte sinistra della classifica può essere un obiettivo fattibile. Il patron Iervolino ambisce a grandi cose, vuole consolidare la squadra in A e rimanerci per anni. Il Lecce ha perseguito una filosofia diversa, al direttore Corvino piace prendere calciatori poco conosciuti e che possono esplodere. I giallorossi lotteranno sicuramente per la salvezza”.

Schiavi analizza anche l’atteggiamento della squadra, merito del lavoro dell’allenatore: “La Salernitana di quest’anno non ha paura di nessuno, va a prendere l’avversario alto e gioca a viso aperto, accettando gli uno contro uno. Vedere queste cose già da inizio campionato è importante. Mister Nicola è bravissimo, molti me ne parlano bene. Mette sempre prima il gruppo del singolo e questo è evidente nell’unione e nella coesione tra i calciatori”. Giudizio positivo anche sull’operato di Morgan De Sanctis: “A Salerno c’è sempre un po’ di pregiudizio iniziale, ricordo le incertezze dei tifosi su De Sanctis. Ha fatto un gran lavoro, sostituendo bene Djuric, Verdi ed Ederson, riportando Bonazzoli e trattenendo Coulibaly. Anche gli acquisti sono stati azzeccati. Dia mi ha impressionato e Vilhena è un calciatore di qualità assoluta; Piatek e Candreva sono due nomi importantissimi. Per la permanenza di Mazzocchi è stato fondamentale l’intervento del presidente; è un calciatore che merita la Nazionale, ha fame e vuole arrivare in alto. Penso che a breve arriverà il premio”.

Difesa di… qualità

Da difensore Schiavi dice la sua anche sul reparto difensivo della Salernitana, dimostratosi emertico in questo inizio di stagione: “La difesa è un fattore determinante per qualsiasi squadra di Serie A. Sepe è un portiere molto forte, ha grande personalità. Fazio ha faticato quando è arrivato perché veniva da un lungo periodo di inattività. Ora si stiamo vedendo il suo valore. Con Gyomber ho giocato a Catania, è un giocatore che può stare tranquillamente in massima serie, è rognoso, rapido e forte fisicamente. Daniliuc mi ha impressionato con l’Empoli e a Torino, è giovane ma ha grande personalità. E non dimentichiamo che sono fuori Lovato e Radovanovic. La Salernitana ha tante alternative e questo significa che può ambire ad una posizione di classifica importante. Le riserve sono all’altezza dei titolari, questo alza anche il livello degli allenamenti”. Il classe ’86 non include la Salernitana nella lotta salvezza: “Lecce, Cremonese e Monza saranno protagoniste della lotta per non retrocedere. Ogni anno però c’è una big che rischia di scendere, la Sampdoria potrebbe essere un’indiziata. Le vere gerarchie del campionato però si vedranno tra qualche giornata”. 

Secondo Schiavi la torcida granata darà una grande marcia in più alla squadra: “Il pubblico di Salerno porta concretamente punti alla squadra e dà la forza ai calciatori in campo per andare oltre le proprie possibilità. La piazza sta diventando molto ambita. Inizialmente i giocatori era un po’ scettici, poi sono arrivati nomi importanti come Candreva e Piatek. Salerno sta diventando calcisticamente attrattiva”.

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