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Onestà Sarri: “Non possiamo citare assenze ed episodi, abbiamo creato troppo poco”

Ai microfoni di DAZN, nel post partita, Maurizio Sarri ha analizzato il ko dell’Arechi, senza trovare giustificazioni alla brutta prestazione della sua Lazio: “Abbiamo fatto troppo poco, è inutile giustificarsi sulle assenze e sulla mancata espulsione di Gyomber. Se analizziamo la partita abbiamo fatto troppo poco. Abbiamo perso il rendimento di tanti giocatori, tutti si devono prendere responsabilità, a partire dal sottoscritto. Ci può far piacere per Immobile che abbia segnato, perché può motivarlo, ma se la squadra si esprime così è un problema. La Salernitana ci concedeva spazio, ma non abbiamo tirato molto in porta, non va bene. Abbiamo sbagliato nel provare a gestire il risultato, quando siamo tornati in campo nel secondo tempo. Spero che in Champions sia un’altra storia, speriamo di entrare in campo con una mentalità diversa”.

Il tecnico della Lazio ha parlato in sala stampa: “Troppo spesso succede di non arrivare negli ultimi sedici metri, la Salernitana ci concedeva ampi spazi soprattutto sulle corsie, c’erano i presupposti per essere pericolosi e invece abbiamo fatto troppo poco per arrivare al risultato. La mancata espulsione di Gyomber è la dimostrazione che Prontera non può arbitrare a questi livelli, era palese, non ha avuto la personalità ma non possiamo racchiudere 90′ in quell’episodio. La Salernitana ci è inferiore tecnicamente e non l’abbiamo fatto vedere. Abbiamo fatto poco, troppi giocatori non stanno rendendo come rendevano l’anno scorso: o la responsabilità è mia o abbiamo perso di vista chi siamo perché queste partite l’anno scorso le avremmo vinte abbastanza serenamente. Il calendario è anomalo, atipico, improbabile. Ma non è che possiamo giustificare certe prestazioni con questo. Sono due cose separate. Se giochiamo così è inutile parlare di alta classifica, faremo una tranquilla metà classifica. Dobbiamo tornare su prestazioni all’altezza. Eravamo spenti, abbiamo giocato contro una squadra che concedeva ampi spazi, che ogni volta che arrivavamo negli ultimi 25’ sembrava in affanno e prima d’ora aveva preso tanti gol.

Non so cos’abbia intenzione di fare Lotito. Io interverrei in maniera pesante, non sono un fautore dei ritiri perché spesso sono un palliativo, ma qualcosa che rompa l’inerzia va fatto. La squadra ha perso personalità, iniziativa, abbiamo fatto un gol al 43’ del primo tempo e siamo rientrati in campo come una squadra che voleva aspettare e gestire 50’, è un qualcosa che non rientra nelle nostre caratteristiche e nel nostro modo di pensare. Qualcosa che non funziona c’è. Se fossi sicuro di avere la colpa andrei via, ma non mi sembra di chiedere cose diverse dall’anno scorso, ci alleniamo allo stesso modo, anzi quest’anno sono più pressante. Se nei prossimi giorni mi rendo conto che è colpa mia farò di conseguenza e dirò a Lotito di cambiare, perché è colpa mia. Ci sto pensando, ma per il momento non ci sono arrivato. Sono più deluso che arrabbiato. C’era da tirare fuori altre caratteristiche, non solo l’applicazione. Perdiamo troppo in trasferta, cinque su sette, dato non in linea con la nostra storia”.

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