Salernitana fragile: nelle ultime 9 partite granata quasi sempre sotto nei primi 30′

“É intollerabile prendere puntualmente gol nei primi dieci minuti di gioco”. Lo aveva dichiarato Angelo Adamo Gregucci sabato scorso, al termine della sonora sconfitta col Carpi che già dopo 8′ conduceva per 1-0 grazie al rigore trasformato da Karamoko Cissé. Un dato inequivocabile quello evidenziato dal tecnico granata che conferma la fragilità mentale di una squadra che ormai subisce sempre gol nei primi 30′. Dal 3 marzo, giorno del ko di Perugia, la Salernitana ha infatti quasi sempre subito gol nei primi 30′: in particolar modo è successo otto volte in nove partite.

Al “Curi” aprì le marcature Verre dopo 28′ mentre al Crotone bastarono solo 11′ per andare a segno con Simy nel match vinto per 2-0 all’Arechi. Il sabato successivo la Salernitana perse di misura a Livorno con un gol di Rocca che sbloccò il risultato dopo 23′ mentre l’ex Bocalon, nel pareggio interno col Venezia, trovò la via del gol dopo soli 10′. Al “Picco” di La Spezia invece la Salernitana ha incassato gol solo nella ripresa con Mora a siglare la rete del momentaneo 1-1 dopo il vantaggio granata firmato Djuric. Undici giorni dopo, nella vittoria col Cittadella, gli ospiti passarono in vantaggio al 13′ con Moncini.

É andata addirittura peggio con Brescia e Carpi: i lombardi passarono in vantaggio nel giorno di Pasquetta dopo soli tre giri di lancette con Torregrossa mentre gli uomini di Castori hanno trovato lo 0-1 con Cissé su rigore all’ottavo minuto di gioco. Ieri, allo “Zaccheria”, tra il 16′ ed il 19′ il Foggia ha siglato addirittura due reti chiudendo nuovamente la partita nella ripresa dopo l’illusorio 2-1 di Jallow. Per la partita di domenica sera col Cosenza, autentica finale per la compagine granata, Gregucci dovrà lavorare principalmente sulla tenuta mentale di una squadra che ha assolutamente bisogno di staccare la spina e ripartire.