Salernitana squadra da secondo tempo, a fine gara granata scatenati: nel 2020 va migliorato l’approccio

Mancano due giorni alla ripresa degli allenamenti, tredici invece al ritorno del campionato. Oggi è l’Epifania ma la Salernitana resta a riposo, c’è ancora un po’ di tempo prima di rituffarsi nel calcio giocato. I granata hanno chiuso il girone d’andata a metà classifica, tra color che son sospesi. Per raggiungere l’obiettivo playoff bisognerà alzare l’asticella nel girone di ritorno, andando a colmare alcune lacune e fare valere i propri punti di forza. Uno di questi che contraddistingue la squadra di Ventura è la capacità di giocarsi le partite fino all’ultimo minuto senza mai staccare la spina. Anzi, è proprio nelle parti finali di partita che la Salernitana dà il meglio di sé.

I granata tra il 76’ e il 90’ dei propri match ha segnato addirittura 9 gol, nessuna altra squadra di B si avvicina. Il secondo dato migliore, infatti, è quello di Ascoli e Crotone (7 reti). Il dato è figlio di una condizione fisica eccellente che permette agli uomini di Ventura di arrivare lucidi a fine partita, ma anche di una mentalità impartita dal tecnico ligure che finalmente sta portando risultati. Ai 9 gol nel finale si aggiungono le due reti nel recupero (Djuric a Livorno e Gondo con il Crotone), due colpi di testa da 6 punti.

È una Salernitana da secondo tempo quella che ha chiuso il 2019. I granata infatti hanno buoni numeri anche a inizio ripresa: 3 gol segnati nel primo quarto d’ora al rientro dall’intervallo, 5 tra il 61’ e il 75’. Da migliorare, invece, la distribuzione del primo tempo e, di conseguenza, l’approccio alle partite.  Un solo gol realizzato nei primi quindici minuti di partita (Djuric col Pordenone), solo 2 tra il 16’ e il 30’ e quattro tra il 31’ e il 45’. Una rete, infine, segnata nel recupero della prima metà di gioco.