Salernitana, spettro B: 26 elementi col contratto, non basta il paracadute

La retrocessione in Serie B avrà un impatto negativo, come prevedibile, sulle casse della Salernitana. Il club dovrà iniziare subito a rimodularsi in vista della prossima stagione, per evitare che le diverse voci degli introiti possano ripercuotersi anche sulla capacità di intervenire sul mercato. Facendo i conti in tasca ai granata, si prevede un nuovo saldo negativo a bilancio; non i 29 milioni di passivo del passato esercizio, ma qualcosa di simile. Servirà ancora una volta l’iniezione di liquidi da parte del presidente Iervolino per sbloccare l’indice di liquidità, una cifra che dovrebbe aggirarsi attorno ai 15 milioni, dopo i 5 impiegati nel mercato di dicembre per garantire qualche operazione in entrata.

Come scrive Il Mattino, il famoso “paracadute” che viene erogato ai club che retrocedono dalla A alla B (sono circa 25 milioni di cui solo 20 utilizzabili, un 10% va alla Lega B come contributo di solidarietà è una percentuale identica a garanzia del conto trasferimenti Lega 25/26), potrà essere iscritto a bilancio solo nell’esercizio 2024/25. La somma è tremendamente simile alla differenza di introiti da diritti Tv tra le due categorie: dai 30 milioni della Serie A, la Salernitana passerà ad incassarne appena 5-6 in cadetteria.

Si dovrà intervenire, e questo sembra ovvio, sul monte ingaggi “Il decimo della Serie A”, tuonò Iervolino puntando il dito contro i calciatori. E attualmente la Salernitana spende circa 45 milioni lordi, cifra che potrebbe abbassarsi grazie alle clausole “riduzione ingaggio in caso di B” che gran parte dei giocatori ha sul contratto (per una cifra che va dal 10 al 30%).

Ovviamente discorso da applicare solo a chi vestirà ancora il granata in cadetteria. Ci sono poi quei calciatori che presentano un’altra clausola in favore del club che consentirebbe di rescindere pagando al giocatore una penale: un esempio su tutti, la Salernitana può decidere di non contare su Candreva per il suo ultimo anno di contratto ma deve pagargli  400mila euro netti, per Gyomber la clausola è di 150 mila euro.

Tra tre mesi scadono i contratti di Ochoa, Costil, Boateng, Fazio, Manolas, tutti in predicato di chiudere l’avventura all’Arechi. Non sono in scadenza al 30 giugno, quindi a luglio dovranno presentarsi per le visite mediche, i seguenti elementi: tra i pali Fiorillo (scadenza 2025) e Sepe (2026); i difensori Bronn, Gyomber, Motoc e Pasalidis (2025), Bradaric e Sambia (2026) e Pirola (2027). Ci sono poi i centrocampisti Antonio Iervolino (2025), Coulibaly, Iannoni, Legowski, Kastanos e Maggiore (2026), i trequartisti Jimenez e Candreva (2025), gli attaccanti Bonazzoli, Tchaouna, Dia, Mikael, Sfait, Stewart e Valencia (2026), Ikwuemesi (2027) e Simy (2025).

Ci sono poi i prestiti con diritto di riscatto a favore di altri club: Daniliuc (2026), Lovato (2027) e Mamadou Coulibaly (2025) sono sotto esame rispettivamente a Salisburgo, Torino e Palermo. In caso di vendita, la “Bersagliera” incasserebbe quasi 14 milioni (7 milioni per l’austriaco, 6 per l’ex Cagliari, 700mila euro per il senegalese).

Bohinen, invece, è già del Genoa per i 2 milioni del riscatto obbligatorio in caso di salvezza del Grifone, ormai certa. A fine campionato si chiuderanno i prestiti di Pellegrino, Pierozzi, Zanoli, Basic, Gomis, Martegani, Weissman e Vignato. Si riparte quindi da un gruppo corposo ma che non sempre ha dato garanzie tecniche alla squadra in campo, dal quale certamente in molti saranno sfilati-sacrificati per fare cassa.