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Salernitana-Reggiana: emiliani presentano motivazioni, cavalluccio resta in attesa. Malagnini: “Scelta saggia”

Una decisione… non decisione. Il Giudice Sportivo vuole vederci chiaro e Salernitana-Reggiana resta sub iudice, come comunicato ieri, dopo la mancata disputa del match sabato per il forfait degli emiliani causa Covid. Niente vittoria a tavolino quindi per la squadra di Castori. La Reggiana (difesa dal legale Chiacchio) aveva preannunciato reclamo, appellandosi a cause di forza maggiore (in base all’articolo 55 comma 1 delle Noif) e soprattutto in forza ad una comunicazione dell’Asl di Reggio Emilia che avrebbe di fatto impedito la trasferta di Salerno, e ieri sera ha presentato le sue motivazioni. Il ricorso verrà analizzato dal giudice sportivo, l’avvocato Emiliano Battaglia, che dovrà fissare la data in cui esprimersi sul contenzioso. E la Salernitana? Il cavalluccio (difeso dall’avvocato Gentile) resterà a guardare, da spettatore interessato, senza presentare le sue controdeduzioni, essendo la querelle tra Lega B e Reggiana.

Una scelta saggia, come commentato dall’avvocato Luciano Ruggiero Malagnini, ai microfoni de Il Mattino: “Credo che questa sia una mossa molto intelligente da parte della Salernitana. Perché è la legge che deve riconoscere la partita vinta o meno al club granata. È più una partita tra la Lega di B e la Reggiana. L’organo con a capo il presidente Balata, invece, ritengo si costituisca e faccia bene a farlo: ha assunto una posizione e la deve mantenere”. Il legale si è espresso anche sul possibile contrasto tra l’ordinanza dell’Asl, presentata dal club di Quintavalli, e il protocollo adottato dai club: “Bisogna capire una volta per tutte se prevale l’ordinanza dell’Asl oppure il protocollo stilato dal Cts. La partita è tutta qui. Se dovesse passare la linea dell’Asl si creerebbe una pericolosissima voragine ed al tempo stesso il protocollo della Lega perderebbe di credibilità. Non servirebbe a nulla, insomma. Un protocollo che, è opportuno ricordare, è stato studiato e sottoscritto da tutti i presidenti per far si che il campionato possa essere portato a termine”. Osservazioni interessanti anche sulle cause di forza maggiore, presenti nell’articolo 55 comma 1 delle Noif, tirate in ballo nel ricorso dalla Reggiana: “Intanto bisogna dire che gli emiliani hanno ancorato la “forza maggiore” al provvedimento dell’Asl che, lo dico una volta per tutte, non può scavalcare il protocollo. Io credo che il calcio debba andare avanti. E poi c’è anche un dettaglio tra le norme transitorie pubblicate dalla Lega B in caso di contagi da covid-19. Nel punto 1.3, infatti, si fa riferimento ad un numero minimo di 13 calciatori compreso un portiere senza specificare se si tratta di giocatori in lista o fuori lista. La norma si riferisce ai tesserati di un club, insomma. Bisogna stabilire se la Reggiana aveva o meno questa possibilità”.

 

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