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Editoriale

Salernitana pronta al terzo anno di fila in A. Il progetto si consolida e va avanti… con Paulo Sousa

Il gol di Antonio Candreva all’Atalanta resterà impresso come il gol salvezza di questa stagione, capace di cancellare le 8 reti al passivo del match di andata. Piegando l’Atalanta la Salernitana ha raggiunto quota 38 punti, eguagliando il precedente record di punti in Serie A della stagione 1998-99. Nonostante all’epoca le giornate fossero 34 e non 38, il bottino di Delio Rossi e Franco Oddo non fu sufficiente a garantire la permanenza in Serie A con il tragico epilogo sportivo a Piacenza e umano al rientro del treno speciale.

Per la prima volta nella sua storia, la Salernitana giocherà 3 tornei consecutivi nell’Olimpo del calcio. Quello 2023-24 sarà il quinto campionato dei granata in A. La permanenza, conquistata senza patemi d’animo, rappresenta anche il miglior risultato nella storia del club, che solo dodici mesi fa festeggiava la prima salvezza. Disperata, strappata per i capelli dopo una rimonta incredibile, anche per demeriti altrui.

Dopo un anno arriva un sensibile passo in avanti, nel percorso di crescita che questa società vuole infondere al club. Consolidamento è stata la parola d’ordine del campionato 2022-23, caratterizzato da un cambio tecnico comunque doloroso, perché ha portato all’addio del condottiero della scorsa stagione. Con Paulo Sousa, la squadra ha trovato coraggio, solidità e spregiudicatezza perché ha capito di poter fare punti anche contro le prime della classe. Dieci risultati utili di fila (altro record) non capitano per caso, e sicuramente sono stati proprio quei punti pesanti contro Milan, Inter, Napoli e Atalanta a regalare un margine rispetto alla fine del campionato. Consolidamento e crescita. Perché questo traguardo sportivo deve essere il punto di partenza per alzare l’asticella, tecnica e dimensionale della Salernitana. Tecnica perché l’intenzione è passare da una fascia bassa ad una media della griglia di partenza della Serie A. Non solo la squadra che deve puntare al mantenimento della categoria, ma compagine che deve restare nella zona tranquilla strizzando l’occhio alla parte sinistra della classifica.

Dimensionale, in quanto la società sta dimostrando di avere ambizione anche nella realizzazione di Centro Sportivo di proprietà, di un Settore Giovanile competitivo e di un impianto di livello internazionale per le gare casalinghe. Insomma dopo decenni di aspirazioni legittime mai confortate dai fatti, Salerno ha una clamorosa occasione di centrare un salto di qualità inedito in 104 anni di storia. La tifoseria, da sempre definita come di categoria superiore, ha trovato un Presidente, Danilo Iervolino, disposto a tramutare in realtà tutti i sogni, solo sfiorati e accennati nell’epopea di fine anni ’90.

Si iniziano già a gettare le basi con la stagione 2023-24 che è già iniziata con la scontata conferma dell’allenatore portoghese. L’opzione di rinnovo non era automatica alla salvezza, ma le parti si erano riservate alla firma di riparlarne a fine campionato. Il club ha potuto toccare con mano la bontà del lavoro di Paulo Sousa, che dall’altro lato vuole capire quanto ambizioso è il prossimo campionato che ha in mente Iervolino e pare abbia già chiesto una rosa di livello per giocarsela alla pari con tutti.

Altri aspetti sono già sul tavolo, con un anticipo inedito per la storia del club: dalla scelta del ritiro estivo, al riscatto di Dia e Pirola, fino alle prime voci di mercato. Proprio a Dia dedichiamo la controcopertina: con 15 reti in un solo campionato ha infranto il record di Marco Di Vaio per numero di gol in massima serie ed è attualmente terzo nella classifica marcatori del campionato in corso. E’ stato il primo granata a segnare un gol nella fase finale di un Mondiale (Senegal-Qatar) e sarà corteggiato da mezza Europa nel prossimo mercato dopo aver contribuito sensibilmente a scrivere questa importante pagina della storia della Salernitana.

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