Salernitana, numeri in calo dal botteghino. E il Comune batte cassa

Mentre in trasferta la tifoseria granata continua a far registrare numeri da primato (a Perugia c’erano oltre 800 salernitani) in casa presenze ed incassi sono sempre più in calo. Come evidenziato dal collega Pasquale Tallarino in un articolo pubblicato sull’edizione odierna de Il Mattino, dalla partita interna col Padova (16 settembre 2018) a quella col Pescara (era il 30 dicembre) sono entrati nelle casse del club granata 720mila euro netti anche se la cifra è arrotondata per accesso (mancano circa duemila euro).

Una perdita costante quella relativa al botteghino: basti pensare che nello stesso periodo (settembre-dicembre) del 2016 furono incassati 995mila euro, l’anno scorso 899mila euro, compresa Coppa Italia. Dalla somma va scorporato il canone da versare al Comune di Salerno, da convenzione, per l’utilizzo dello stadio Arechi oltre a rateo abbonamenti, Iva sui biglietti e quota Siae. A proposito di canone: da Palazzo di Città è arrivata una lettera di diffida. La Salernitana infatti ha comunicato gli incassi lo scorso 27 febbraio e così il Comune di Salerno “invita e diffida“ a procedere al pagamento della somma entro quindici giorni dalla data di ricezione della comunicazione. Ad ogni modo il club di Lotito e Mezzaroma ha già predisposto il bonifico per il saldo delle spettanze mentre il Comune corrisponderà i 150mila euro stagionali per la manutenzione ordinaria e straordinaria del terreno di gioco.

La diffida dunque rappresenta il passaggio alle “cose formali” dopo diversi solleciti, accompagnati da chiacchierate informali nella sede comunale degli impianti sportivi. L’obiettivo è quello di ottenere il borderò settembre-dicembre 2018 che poi è arrivato a febbraio 2019. Lettera inviata all’amministratore unico Luciano Corradi in modo che venga visionata anche dai proprietari che nel frattempo rifletteranno anche sul calo di spettatori: con la Cremonese minimo di presenze stagionale con un incasso di poco superiore ai 20mila euro.