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Salernitana, finalmente giochi anche il primo tempo: l’approccio è quello giusto

Una delle gravi carenze della Salernitana dall’inizio dell’anno è stata quella dell’approccio. I granata non hanno mai iniziato una partita mettendo sotto pressione l’avversario. In realtà, le statistiche parlano da sole. Infatti, i granata sono una delle compagini passate in svantaggio per più volte: 21 volte dall’inizio della stagione. Per ben 21 volte la Salernitana ha dovuto rincorrere l’avversario per portare a casa il risultato: una condizione che sicuramente ha influito anche sulla psiche della squadra. Inoltre, la Bersagliera (che non è ancora tornata al gol nel primo tempo) ha siglato unicamente 8 gol nella prima frazione e l’ultima volta in cui è accaduto ciò era il 15 dicembre 2024 nel derby contro la Juve Stabia: sulla panchina dei granata sedeva Stefano Colantuono.

Senza parlare dei gol subiti su cali psicologici dall’inizio della stagione. La rete subìta all’ultimo minuto a Bolzano, quella dopo pochi secondi dall’inizio del secondo tempo a Mantova, il gol subito dopo 2′ di gioco contro il Pisa, l’espulsione di Fiorillo nella partita contro il Cesena (anche in quel caso, il rinvio che portò al cartellino rosso ed all’inferiorità numerica in una partita dominata arrivò su una situazione di completa disattenzione dei granata), le tre reti di Carrara o il vantaggio del Cesena dopo l’errore dal dischetto di Cerri: da inizio stagione, la condizione della Salernitana è sempre quella di una squadra costretta a subire per reagire.

Contro il Sudtirol, è cambiato finalmente l’atteggiamento. Gli interpreti sono gli stessi di Roberto Breda ma è cambiata l’idea di gioco. La differenza è stata soprattutto su questo aspetto mentale che può sembrar poco ma determina partite ed intere stagioni. I granata non sono partiti col freno a mano ed hanno aggredito la squadra biancorossa decidendo di prestare il fianco alle ripartenze. Da qui è partita la vittoria dell’Arechi. L’ippocampo non deve nuovamente cambiare spartito nella seconda frazione per cercare un gol ma deve “semplicemente” seguire quello del primo tempo: la continuità non è solamente nei risultati ma è soprattutto nelle prestazioni. La strada segnata è quella di una Salernitana più offensiva e di una squadra che è più conscia della situazione in cui si trova. “La consapevolezza é sempre il primo passo” per poter uscire dalle difficoltà: il calcio è solamente una piccola rappresentazione della vita.

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