Il campo non sorride alla Salernitana, ultima in classifica con un campionato che sembra compromesso. Se i calciatori di Liverani hanno il morale a terra, neanche le casse del club granata se la passano benissimo. Da una recente ricerca dell’Osservatorio calcistico CIES, la Salernitana è tra i peggiori club d’Italia per saldo negativo di spesa netta considerando i movimenti di mercato negli ultimi cinque anni, dunque sotto le gestioni Fabiani, Sabatini (2022 e 2024) e De Sanctis. Un’eventuale retrocessione in Serie B potrebbe compromettere ancor di più la situazione finanziaria, oltre che l’immagine del presidente Iervolino.
La ricerca
Il report numero 425 dell’Osservatorio di calcio CIES Weekly Post è rubricato Most active clubs on the transfer market and net spending: insomma, un’analisi su 169 club al mondo il cui volume di transazioni in entrata o in uscita nelle ultime cinque stagioni ha superato la soglia dei 100 milioni di euro, nonché le loro spese nette per le ultime dieci, le ultime cinque e l’ultima stagione. Dal 2019 in poi, in termini di volume di denaro, il Chelsea è in testa con 2,572 miliardi di euro, seguito da Manchester City (€ 1,726) e Paris Saint-Germain (€ 1,404).
Le casse granata
Come rilevato dal CIES, c’è anche la Salernitana tra i peggiori club per spesa netta delle ultime cinque stagioni. Il saldo del club di Danilo Iervolino ha un saldo negativo di -59 milioni, settima peggior società d’Italia assieme alla Lazio di Claudio Lotito, ironia della sorte. Sul sodalizio granata pende sicuramente il peso dell’instant team allestito da Sabatini per centrare la prima salvezza dell’ippocampo in massima serie. Da lì, una patrimonializzazione di alcuni calciatori su tutti, come più volte ricordato da Iervolino, gli investimenti su Dia, Pirola e Lovato. Spese che si sono rivelate non “giuste”. Ma tant’è, una società calcistica è azienda sui generis condizionata dal fattore risultati, che in questa stagione deludente non sono arrivati. Questo dato rivelato dal CIES sarà da aggiornare sicuramente in caso di retrocessione a maggio e in senso negativo, in vista di sicure minusvalenze su gran parte della rosa. Dalla stagione 2019 hanno fatto peggio Bologna (-61), Monza (-119), Parma (-125), Napoli (-138), Milan (-205), Juventus (-220). La gestione di Beppe Marotta all’Inter ha invece portato a un saldo di spesa netta di -19, dunque quasi in pari, grazie soprattutto ai tanti calciatori messi sotto contratto a parametro zero. Club più virtuoso d’Italia il Sassuolo, che dal 2019 fa registrare un +132 milioni sui propri bilanci riguardanti le campagne acquisti, seguono a ruota Udinese (+130), Atalanta (+126) ed Empoli (+111), tre modelli di società calcistica a cui ha ammesso di volersi ispirare Danilo Iervolino appena acquisito il cavalluccio.
A completare la ricerca, il CIES ha reso noti anche i dati del volume di denaro impiegato da Fabiani, Sabatini e De Sanctis negli ultimi cinque anni. Tra i club rientrati nell’analisi (volume superiore ai 100 milioni di euro), la Salernitana ha mosso 111 milioni di euro: è il penultimo grande club in Italia in questa speciale classifica. Per fare un raffronto, la Juventus è prima con 1298 milioni, l’Inter seconda a 1025 milioni. Nelle due finestre di mercato del 2023/24 il saldo negativo della spesa netta del club granata è di -16, dato che riflette solo parzialmente la volontà di Danilo Iervolino di procedere a una spending review in nome della sostenibilità finanziaria.
Dal mondo
In totale, 14 squadre provenienti da sette paesi hanno usato un volume di denaro sopra la soglia del miliardo di euro in cinque stagioni: cinque dall’Inghilterra, due dalla Spagna, due dalla Germania, due dall’Italia, una dalla Francia, una del Portogallo e una dei Paesi Bassi. Ventiquattro paesi, tra cui cinque fuori dall’Europa, sono rappresentati tra le 169 squadre il cui volume di transazioni ha superato 100 milioni di euro, con un massimo di 30 club per l’Inghilterra. In termini di bilanci, i valori per la stagione attuale vanno da -384 milioni per Al Hilal a +€ 167 milioni per Southampton. Nelle ultime cinque stagioni, le cifre si estendono da -€ 782 milioni per il Chelsea a +€ 354 milioni per il Benfica. Infine, nell’ultimo decennio, i valori vanno da -1,348 miliardi di € per il Manchester United a +€ 732 milioni per il Benfica.
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