Per la Salernitana adesso parlare di percentuali è fin troppo banale. I granata dovranno affrontare ogni gara cercando di ottenere più punti possibili, specie dopo che il distacco dalle dirette concorrenti è rimasto invariato al termine di questa 32^giornata di campionato. E’ dello stesso parere il direttore sportivo Walter Sabatini, intervenuto ai microfoni di Lira Tv durante la trasmissione Goal su Goal per commentare il suo futuro, ma soprattutto per “rivedere” quelle che sono state le sue scelte che hanno portato alla creazione del cosiddetto instant team: “I risultati delle altre squadre non ci consolano più di tanto, tengono accesa qualche speranza anzi, aumentano il rammarico: facendo dei punti avremmo accorciato le distanze. Purtroppo questo non è accaduto e io sono disperato – ammette il braccio destro di Iervolino – Mi dispiace per i ragazzi perché uno spogliatoio così difficilmente l’ho trovato da altre parti; sono tutti ragazzi corretti, ineccepibili e professionali in tutto quello che fanno. Auguro un successo specialmente a loro”.
Il bilancio di Sabatini
“La squadra è sempre stata all’altezza di qualsiasi avversario però non è riuscita ad ottenere risultati. Non riesco a spiegarmi come sia possibile questa cosa perché l’allenatore è fuori discussione ed appellarsi soltanto a questioni arbitrali è da anime deboli; noi non siamo deboli, siamo forti. Evidentemente ho fatto alcuni errori di valutazione, però non è finita perché abbiamo delle qualità. Io ho fatto il possibile prendendo quelli che ho sempre considerato buoni giocatori. Se qualcuno sta rendendo meno, è una mia responsabilità. Non credo di puntare ancora su calciatori che vengono da sei mesi di inattività, ma tutto può essere. Stavolta mi è andata male, sono stato sfortunato però in futuro chissà. Fazio? Non mi aspettavo così tanti errori, ma delle prestazioni in generale non posso lamentarmi. Continuando col reparto difensivo, bisogna far chiarezza sulle condizioni fisiche di Strandberg.
Ha un preparatore che lo allena e vedremo a che livello arriverà. Stava bene per la Nazionale, ma per la Salernitana un po’ meno: agli allenamenti diceva di avvertire ancora dolore infatti, la sua apparizione con la Norvegia è stata del tutto inaspettata. Se dimostrerà di avere capacità per lavorar duro ci penseremo, ma allo stato attuale non se ne parla minimamente. Djuric? Io e il presidente avevamo in mente di fargli una proposta di rinnovo, poi ci siamo un attimino fermati e non ho capito il perché. E’ un giocatore che vogliamo tenere stretto dato che è un ragazzo generoso e molto importante sia dentro che fuori dal campo. Un ragazzo che si sta inserendo molto bene è Bohinen: egli è abituato ad altri ritmi ma ha un sinistro importante; l’allenatore cercherà di tenerlo di più in considerazione anche perché rimangono nove partite da giocare e tutti potranno tornare utili.
Sul proprio futuro e su quello del club: “Questa squadra ha ottime basi e buoni calciatori; ad ogni modo qualche prestito dovrà andare via in caso di retrocessione, come ad esempio Bonazzoli che è per noi una risorsa fondamentale. Non mi sento affatto solo perché ho uno staff meraviglioso. Le premesse a volte non sono coerenti col dopo: soltanto se ci sono risultati si va avanti con l’approvazione generale. Sono stato l’unico responsabile di questa vicenda e il mio stato d’animo è cambiato per la Salernitana. Sono addolorato 7/7, non solo il giorno della partita: avrei voluto un altro percorso, un altro cammino. Mi sento bene e vivo soltanto quando sto con la squadra; la lontananza dal gruppo mi fa sentire ancor di più l’oppressione di questi risultati. Ho ancora molte energie da spendere per il calcio, auspicabilmente per la Salernitana”.
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