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Sabatini e la scelta del tecnico: “Nicola profilo di spessore. Spero resti a lungo”

Walter Sabatini, seduto fianco a fianco con Davide Nicola e Danilo Iervolino, ha motivato così la scelta del nuovo trainer: “Ben arrivato a Nicola e al suo staff. Li sto vedendo lavorare e sono euforico per la comunicazione tra loro e la qualità che mettono in campo. Sono un gruppo formidabile. Sono certo che porteremo a casa un risultato. Nicola è un guerriero. Ma, uscendo dagli stereotipi, lo vediamo come un uomo battagliero e volitivo di raggiungere un risultato, ma anche con idee tattiche e di gioco. Questo allenatore, per quello che ho visto, è di altissimo livello, potrebbe competere per qualsiasi piazza. Ora è qui e spero ci rimanga a lungo. È anche umanamente una grande persona. Questa mattina ha chiesto a Pestrin e ad altri ex collaboratori di restare per lavorare insieme. È un collagene per tutto l’ambiente. I giocatori non si salvano da soli, ma ci salviamo tutti insieme, compresi i magazzinieri. Domenica mi hanno fatto arrabbiare perché non hanno dato gli scarpini giusti ai brasiliani, appena arrivati in una nuova realtà sconosciuta e che scivolavano spesso. Tutti devono mettere nella condizione tutti per andare in campo e per fare il massimo.

La quota salvezza in classifica non la voglio pensare. Voglio pensare invece a cosa faranno allenatore e squadra che è ancora inespressa per qualità. Ho visto un allenamento e mezzo e per me è tanto e ho visto ciò che volevo. Sono particolarmente motivato e ottimista. Non penso alla quota salvezza, ma voglio vedere bel gioco e vittorie. Speriamo di far del male già al Milan, è una partita difficilissima, ma è una partita e come tale non è persa né vinta, ma da giocare. Può essere uno spartiacque psicologico per noi per andare avanti bene. Sono esaltato dalle parole di Nicola, ha toccato alcuni miei obiettivi che sono da tanto nella mia testa. I calciatori non riescono a reclutare fino in fondo energie nervose e servono messaggi esterni potentissimi. I grandi campioni utilizzano fino alla fine le energie nervose. Non pretendo di avere grandi campioni, ma giocatori importanti si e gli chiedo di attingere fino all’ultima goccia di energia e di metterle a disposizione di tutti. Domenica ho visto una associazione di stima reciproca per permetterci di pareggiare.

Tra i compiti del ds c’è quello di proteggere l’allenatore corrente, io proteggerò Nicola rispetto a quello che vedo. Colantuono ha messo tutto quello che aveva. Ha reclutato tutte le sue energie, quando l’ho chiamato per dirgli dell’esonero gli ho detto anche che era stato sfortunato. Una volta ho fatto un errore a Roma quando ritardai l’avvento di Spalletti per proteggere un allenatore che secondo me meritava la stima della società che era Rudi Garcia. Ammetto che a distanza di anni credo di aver sbagliato”.

 

 

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