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Delio Rossi: “La Salernitana ha fatto un buon campionato, peccato per i playoff. Un ritorno? Con i se non si fa la storia”

È stato il mister della seconda ed ultima promozione in Serie A, uno degli allenatori più amati della secolare storia della Salernitana. Delio Rossi anche ad anni di distanza dalla sua ultima avventura in granata si è soffermato su vari argomenti tra cui la partita di venerdì sera contro lo Spezia all’Arechi, costata la qualificazione play off all’ippocampo: “Se hai la possibilità di giocarti l’accesso agli spareggi promozione contro una squadra forte come lo Spezia e poi perdi in casa non è sicuramente il massimo della vita. Per affrontare questo genere di partite – continua il trainer romagnolo – non c’è una ricetta perfetta ed univoca. Tutto dipende dal gruppo che si ha a disposizione anche perché magari c’è il rischio di caricarla troppo e di arrivare scarichi al match. Non penso che venerdì ci sia stata poca carica e conoscendo la piazza di Salerno credo che la tensione era alta. Personalmente non conosco il gruppo e non so, quindi, se c’erano infortunati, non so della condizione fisica. Per di più c’era un allenatore esperto come Gian Piero Ventura che avrà preparato la partita nel migliore dei modi”.

La sconfitta dei granata con le aquile rimanda per certi aspetti a quella partita del 1995 contro l’Atalanta. Anche in quel caso la formazione di mister Rossi venne sconfitta e dovette dire addio al sogno promozione in massima serie. Anche allora si trattava dell’ultima partita del campionato (che all’epoca non prevedeva i play-off). Ed anche allora la Salernitana era obbligata a vincere allo stadio Atleti Azzurri d’Italia contro la dea del compianto Mondonico per staccare l’ultimo biglietto promozione. Nonostante siano passati 25 anni, Rossi rammenta bene quella partita e quel finale di campionato: “Ricordo che l’Atalanta fino a quel momento non aveva mai vinto fuori casa e poi vinse tutte le ultime sette sfide lontano dalle mura amiche. Noi – prosegue l’allenatore – arrivavamo dalla Serie C con la stessa squadra dell’annata precedente eccetto Facci che sostituì Vittorio Tosto. Facemmo una cavalcata incredibile. A Bergamo disputammo una grande partite ma non bastò, fortunatamente ci siamo rifatti dopo”.

Un pensiero, poi, sull’organico e sul futuro prossimo della Salernitana: “Quest’anno non c’è stato un giocatore che mi abbia impressionato o che ha rubato l’occhio più di altri. Penso che la squadra granata abbia fatto un buon campionato, peccato che non è riuscita a centrare l’obiettivo playoff che era alla sua portata. Quando si termina un campionato si fa un bilancio, ci sono cose che sono andate bene ed altre dove si deve migliorare. Io penso che la società farà un’analisi obiettiva e saprà come ripartire. Ho visto la Serie B in generale e, oltre il Benevento che ha chiuso subito il campionato, c’erano tutte squadre contro cui la Salernitana poteva giocarsela”.

Su un possibile ritorno a Salerno, Rossi dice: “La storia di un mio ritorno viene fuori sempre dal momento in cui c’è un cambio allenatore soprattutto in piazze dove ho fatto bene come Salerno, Lecce, Roma o Palermo. Attualmente non c’è niente ed è inutile starne a parlare visto che con i se e con i ma non si fa la storia”.

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