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Retroguardia decimata ma Colantuono ha due jolly: Pucino e Casasola utilizzabili in difesa

Una costante delle ultime stagioni, una spiacevole casualità. Puntuale con l’arrivo dell’autunno, ecco che la difesa della Salernitana inizia a perdere pezzi per infortuni e squalifiche. Contro il Perugia Stefano Colantuono avrà a disposizione soltanto tre centrali di ruolo che comporranno la linea a tre dal 1′: Mantovani, Migliorini e Gigliotti. Schiavi è squalificato, Bernardini ne avrà ancora per diversi mesi mentre Perticone starà ai box per qualche settimana. Il torneo entra nel vivo e dopo le gare contro umbri e la trasferta di Crotone ci sarà anche il turno infrasettimanale col Livorno prima della visita in laguna a Venezia. Un poker di match ravvicinati in cui la Salernitana è chiamata a compiere il salto di qualità. Colantuono dovrà attingere all’organico per pensare a qualche soluzione alternativa sperando che dalla giustizia sportiva arrivino buone nuove. Il ricorso presentato per la riduzione della squalifica di Schiavi sarà discusso domani ad ora di pranzo, la sentenza è attesa per domani pomeriggio. La Salernitana attende con fiducia ma anche con robuste dosi di realismo.

Tornando al campo, il trainer granata ha in casa due jolly che senz’altro torneranno utili per fronteggiare le tante assenze nel reparto arretrato: Raffaele Pucino e Tiago Casasola. Il duttile difensore casertano già lo scorso si disimpegnò con profitto nel terzetto arretrato, dimostrandosi pienamente a suo agio nel ruolo. Le sue qualità tecniche, inoltre, furono preziosissime in fase di costruzione soprattutto durante la gestione Bollini, tecnico che amava impostare il gioco dalle retrovie. L’argentino invece nasce centrale, ma nelle ultime due stagioni si è distinto con profitto sulla corsia esterna. In caso di necessità può tranquillamente svolgere il ruolo di braccetto destro della difesa a tre, magari con licenza di sganciarsi ed appoggiare il gioco offensivo. Un po’ come Toloi e Masiello a Bergamo, difensori centrali che spesso e volentieri si travestono da attaccanti aggiunti nell’armonico gioco dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini. L’eventuale utilizzo di Casasola in difesa, inoltre, libererebbe spazio per Djavan Anderson, calciatore fin qui sacrifico sull’altare degli equilibri tattici e difensivi. Insomma, le soluzioni stavolta non mancano. Al tecnico Colantuono l’ultima parola.

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