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Report Verona, la penna avversaria: Gianluca Tavellin de L’Arena di Verona

Una sfida che rievoca delusioni mai completamente dimenticate, ma che è anche il primo vero banco di prova di questa Salernitana che fin qui ha ottenuto una sola vittoria e non ha convinto nelle ultime due uscite. Per il match contro l’Hellas Verona capolista, mister Colantuono cambierà nuovamente le carte in tavola. Per capire quale avversario aspettarsi, ne abbiamo parlato con il collega Gianluca Tavellin de L’arena di Verona.

 

Salernitana-Verona è sempre una gara che riporta alla mente quella finale playoff che premiò gli scaligeri con molte polemiche.

L’umore in casa Verona è positivo, è in serie positiva dall’inizio della stagione. È stato fortunato in alcune gare come quella di Cosenza vinta a tavolino, anche se la società aveva proposto un terreno di gioco differente. Successivamente ha meritato col Carpi e con lo Spezia. La migliore prestazione è stata a Crotone non facendolo giocare. Da quella finale playoff è cambiato molto, c’era Mandorlini, c’era un’altra dirigenza e naturalmente tutt’altra squadra. Mi auguro che tutto vada per il meglio, i tifosi sono bravi a sostenere la squadra, non ci sono altri presupposti. Quell’anno il Verona veniva da una stagione nella quale aveva perso i playoff, ottenne il quinto posto necessario per accedervi e poi sappiamo tutto come andò“.

 

Tornando al presente, sul piano tattico quali saranno le scelte del trainer scaligero?

Grosso si sta dimostrando un allenatore intelligente, forse è la prima volta che proveremo ad adattarci all’avversario, ha parlato di una Salernitana pericolosa. Magari sarà un Verona un po’ più coperto, un Verona che copra meno il campo, meno aggressivo che starà attento a non scoprirsi. Di sicuro torna Dawidowicz, così da dare copertura ai due centrali, agirà davanti la difesa“.

 

Fin qui una sola rete dei granata è stata messa a segno da un attaccante. È il reparto offensivo una delle maggiori differenze tra le due formazioni?

Si è sempre detto che un sintomo di buona salute delle squadre sono attaccanti che devono finalizzare la manovra. Questo Verona ha tanta qualità, non so se ammazzerà il campionato, c’è da tener conto di tanti fattori. Per l’attuale serie B ha tanta qualità, ma credo che la Salernitana abbia la possibilità di sorprenderlo con l’inserimento dei centrocampisti“.

 

Cosa prenderebbe quindi in prestito dalla formazione granata?

È una squadra che sa chiudersi bene e sa ripartire, verticalizza e  ha un allenatore di grande esperienza. Colantuono fu il primo dei nomi che si fece per la panchina del Verona al termine della passata stagione. Poi la scelta ricadde su Grosso dopo che Nicola rifiutò l’offerta“.

 

Da Verona non ci sarà l’esodo come da grandi occasioni.

Non credo più di 150 tifosi. Il tifoso del Verona è un po’ provato, si è creata un po’ di disaffezione per via due retrocessioni negli ultimi tre anni. Contro lo Spezia mancavano 2-3mila spettatori. Questo può essere l’anno del vero cambiamento per far tornare i tifosi allo stadio“.

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