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Report Perugia, la penna avversaria: Domenico Cantarini di Retesole

Torna a calpestare il manto erboso dell’Arechi la Salernitana che dopo la sosta affronta il Perugia di mister Nesta. Una gara che potrebbe dare una spinta importante al torneo di entrambe le compagini, e che allo stesso tempo va studiata nei minimi dettagli. Per questo motivo ne abbiamo parlato con il collega Domenico Cantarini di Retesole.

 

Salernitana-Perugia è un po’ una sfida dalle tante incognite, sia perché arriva dopo una pausa, sia perché entrambe le squadre hanno fin qui ottenuto risultati non del tutto positivi.

Qui la sosta è vista con un certo timore perché il Perugia ha avuto un calendario particolare vista la sosta alle prime giornate e ora quella della Nazionale. In questa settimana c’è stata un po’ di preoccupazione, il presidente è interventuo per tenere alta la tensione. È una gara da prendere un po’ con le molle, sia per questo motivo, sia perché il campionato è partito a corrente alternata. La trasferta dell’Arechi dirà molto sull’andamento del campionato del Perugia“.

 

Mister Nesta ha cambiato modulo dopo le prime giornate, passando dal 3-5-2 al 4-3-1-2. È questo il modulo che lo ha convinto e che vedremo questo pomeriggio?

Come spesso accade la rifinitura è stata a porte chiuse ma credo che la linea sia quella intrapresa nella partita di Cosenza con la difesa a quattro e con gli attaccanti mobili. I dubbi attualmente sono tre: il terzino sinistro dove si contendono una maglia Felicioli e Falasco, a destra dovrebbe agire Ngawa, mentre Cremonesi e Gyomber sono sicuri di un posto al centro della difesa. A centrocampo piace Verre nel ruolo di play, Bianco ha avuto un problema questa settimana ma dovrebbe recuperare, l’altra maglia da mezzala andrà a Dragomir; in avanti Vido alle spalle di Melchiorri e Mustacchio“.

 

Di fronte il Perugia si ritroverà una Salernitana galvanizzata dagli ultimi tre risultati utili e supportata dall’entusiasmo di inizio stagione. Cosa temere della squadra di Colantuono?

Uno degli aspetti principali è la fisicità viste le scelte di Colantuono, mentre il Perugia potrebbe soffrirla. La stessa cosa è successa a Palermo. Il Perugia non ha una grandissima fisicità, è un po’ una squadra alla ricerca dela qualità. Quest’anno può essere un aspetto determinante. Poi Nesta ha impostato una squadra che punta molto sulla creazione del gioco e se si trova di fronte una squadra offensiva potrebbe andare in difficoltà, soprattutto nei primi minuti“.

 

Difese solide ma anche attacchi sterili quelle di Salernitana e Perugia: la vincerà chi avrà ragione a centrocampo?

Potrebbe essere questo l’andamento della gara, sono due squadre che ragionano. I numeri dicono che i gol arrivano nel secondo tempo perché sono due squadre che giocano con la testa e subiscono poco. Il Perugia segnava poco anche per problemi di modulo, ma con il passaggio al 4-3-1-2 e la mobilità degli attaccanti è migliorato sotto questo aspetto“.

 

Una gara storicamente sfavorevole al Perugia secondo le statistiche, e che domani avrà di fronte il caldo pubblico dell’Arechi.

La trasferta di Salerno è sempre stata complicata ma anche vissuta in maniera passioanle. Se la squadra subisce l’ambiente, allo stesso tempo il Perugia non è mai andato fuori partita. Dipende dal fatto che è una gara importante e se la squadra lo percepisce riesce a tirare fuori qualcosa in più“.

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