Report Livorno, la penna avversaria: Fabrizio Pucci de Il Tirreno

Neanche il tempo di digerire la trasferta di Crotone che la Salernitana è già alle prese con il prossimo avversario. Questa sera infatti sarà di scena all’Arechi il Livorno di Cristiano Lucarelli per il secondo turno infrasettimanale della stagione. Squadre con obiettivi e caratura tecnica opposte, ma i granata non devono sottovalutare gli amaranto, rinvigoriti dalla prima vittoria stagionale contro l’Ascoli. Per presentare il match ne abbiamo parlato con il collega Fabrizio Pucci del quotidiano ‘Il Tirreno’.

Salernitana e Livorno sono due squadre che puntano a obiettivi diversi ma che viaggiano sull’entusiamo rispettivamente di 5 risultati utili consecutivi e della prima vittoria in stagione. Che gara aspettarci quindi all’Arechi?

“La cifra tecnica della Salernitana è maggiore e il Livorno non dovrà giocarsela a viso aperto. Il Livorno adotterà una tattica come quella vista a Benevento dove ha perso solamente con un rigore contro. Non bisogna aspettarsi un Livorno garibaldino ma sulle sue, il che è anche l’unico modo per fare punti a Salerno. La Salernitana è superiore aldilà dei 5 risultati utili consecutivi“.

Tour de force serie B: di nuovo in campo per il turno infrasettimanale. La stanchezza sarà un fattore più determinante per il Livorno vista un’età media maggiore?

“Assolutamente si, il Livorno ha gente con età avanzata. Bruno, Diamanti, Dainelli e Valiani sono calciatori che sono ben oltre i 30 anni. Tre partite in una settimana sono troppe, quindi credo che Lucarelli praticherà il turnover“.

Modulo confermato, quali invece i cambi di formazione?

“Il modulo è come sempre il 3-5-1-1. Lucarelli è stato criptico in conferenza stampa ma quasi sicuramente vedremo Agazzi a centrocampo anche se non ha convinto nelle gare precedenti. La difesa potrebbe rimanere quella, è tornato anche Gasbarro contro l’Ascoli e ha fatto bene. Qualcosa in mezzo al campo cambierà: uno tra Burno e Valiani dovrebbe restare in panchina, sostituito proprio da Agazzi. Murilo torna dalla squalifica ma ha una contrattura. Raicevic in avanti non lo vedo adatto ad una gara del genere, c’è bisogno di un contropiedista. Vediamo se Maiorino al posto d Diamanti può essere una soluzione“.

Anche Colantuono opterà in parte per il turnover. C’è da temere anche le seconde linee granata?

“La Salernitana ha una panchina lunga e un organico attrezzati, è una piazza saldissima. Ognuno deve fare la sua partita ma c’è una disparità enorme al fischio d’inizio. La Salernitana è una squadra esperta, fisica, che conosce al meglio la categoria e che non capisco come faccia ad aver fatto solamente due anni di A nella sua storia. Inoltre ha un ambiente che carica come pochi“.

Fin qui è stato un torneo difficile per il Livorno, pochi punti e tante difficoltà anche ambientali.

“Dimenticatevi i Salernitana-Livorno degli anni ’80, Livorno ha perso il senso di appartenenza. Ci sono diversi livornesi in campo, ma la squadra ha perso la sua identità, forse è anche fisiologico dopo essere passati dall’eccellenza nei primi anni ’90 alla zona Uefa 15 anni fa. La piazza di Livorno è cambiata ma la partita con l’Ascoli ha forse dato una nuova scintilla, vista in un abbraccio tra Lucarelli e Protti, due persone che hanno fatto la storia di questa società negli ultimi anni. L’obiettivo è la salvezza e Lucarelli lo sa bene, anche all’ultimo secondo dell’ultimo minuto della gara di ritorno dei playout“.