Rebus difesa: Boateng sta meglio, Liverani medita comunque reparto a tre

Fabio Liverani dovrà trovare il giusto compromesso tra tenuta fisica, esperienza, capacità di intesa, rischio problemi fisici ed equilibrio tattico. Andare all’arrembaggio dall’inizio, seppur in una partita praticamente da dentro ì fuori, potrebbe non essere la cosa giusta. L’allenatore lo sa e partirà dalla difesa: la buona notizia è che, oltre all’acclarato recupero di Fazio e alla piena disponibilità di Manolas, anche Boateng ha ripreso a lavorare in gruppo per una grossa fetta di allenamento ieri.

Come accaduto la scorsa settimana, il tedesco si è gestito nei primi giorni per poi mettersi a disposizione. Stavolta lo ha fatto ben prima. A San Siro scese in campo con mezzo allenamento nelle gambe e le scorie di due partite di un’ora ciascuna che seguivano un’inattività di ben nove mesi. Ora sta meglio. Liverani potrebbe gestirlo e lasciarlo in panchina aspettando la prossima per gettarlo nuovamente nella mischia da titolare, stavolta ha più alternative. Chiaro che l’obiettivo finale, magari non subito, è arrivare a schierarlo con Manolas e Fazio.

Il tecnico, da sempre fautore della difesa a quattro, ha iniziato a provarla ma senza abbandonare la retroguardia a tre. Contro il Monza potrebbe infatti schierarsi ancora con i tre dietro: Fazio su Djuric, unico a poterlo contrastare nel gioco aereo, con Manolas e Pasalidis ai suoi fianchi. A disposizione c’è anche Pellegrino. Questione anche di intesa, di dialogo, si diceva. La sensazione è che a Milano l’imbarcata sia arrivata anche per problemi di comunicazione nel reparto. Fazio e Manolas hanno giocato tanti anni insieme alla Roma, col greco che potrebbe prendere per mano il connazionale Pasalidis a sua volta. Sulle corsie laterali Zanoli tornerà a destra sulla sua fascia di competenza, mentre a sinistra in rientrante Bradaric, scontata la squalifica, sarà chiamato a dare un contributo importante nella doppia fase.