Dopo la vittoria per 0-1 sul campo del Monopoli, il tecnico della Salernitana Giuseppe Raffaele ha parlato ai microfoni di LiraTV, analizzando la prestazione della squadra, le difficoltà legate al terreno di gioco e alcuni episodi chiave della partita.
“Sapevamo già alla vigilia che ci saremmo trovati di fronte a un campo difficile, complicato da leggere e da interpretare. Non era una partita adatta al palleggio o agli scambi stretti e questo ha influito sulla nostra capacità di tenere il possesso. Abbiamo alzato l’intensità, siamo stati bravi a leggere bene la gara e a mantenere la porta inviolata, contro un avversario che davanti ha qualità importanti. L’unico rammarico è non essere riusciti a chiuderla prima. Abbiamo avuto le occasioni per farlo, ma non le abbiamo sfruttate. Il Monopoli è una squadra che ha lottato fino alla fine lo scorso anno e che veniva da tre risultati negativi, quindi sapevamo che avrebbe affrontato la gara con grande determinazione”.
Sul discusso rigore non concesso per fallo di Oyewale su Achik: “Nel finale abbiamo tolto peso offensivo per rinforzare le linee e coprire meglio il campo, ma siamo comunque riusciti a ripartire in alcune occasioni. C’è stato anche un rigore non concesso, su cui c’è stato un contatto evidente: non ho ancora rivisto l’episodio, ma dalla panchina mi è sembrato piuttosto chiaro. Poi naturalmente decide l’arbitro. Partite come questa vanno vinte anche sul piano dell’agonismo. Chi ha ambizioni deve essere pronto a combattere in ogni campo e in ogni tipo di partita. A volte bisogna anche saper soffrire e portare a casa il risultato senza badare troppo all’estetica. Non fa parte del mio modo di vedere il calcio subire le ripartenze nel finale, dovevamo essere più bravi a gestire meglio il possesso negli ultimi minuti, spezzare il ritmo e mantenere la lucidità per evitare rischi inutili”.
Sula striscia positiva della Salernitana e sul primato in classifica in vista della prossima col Catania: “Una squadra deve saper fare tutto. I dati ci dicono che possiamo e dobbiamo migliorare nella fase di finalizzazione. Oggi ho valutato l’opzione di avanzare Achik come quinto per sfruttare meglio la sua gamba. Con le due punte abbiamo fatto bene per 55 minuti, poi abbiamo deciso di rinforzare il centrocampo per riequilibrare la squadra in una zona in cui stavamo soffrendo. Questo è un gruppo sano, con qualità e spirito di squadra. Dobbiamo continuare a lavorare tanto. È presto per parlare di primo posto: il nostro obiettivo è quello di fare il massimo ogni settimana, con equilibrio e determinazione”.
Successivamente l’allenatore ha parlato anche in sala stampa: “Sapevamo che le condizioni del campo sarebbero state difficili, ci eravamo preparati sia per costruire gioco sia per gestire, e credo che lo abbiamo fatto bene. Nel primo tempo abbiamo giocato con buona intensità e avremmo potuto chiudere la partita. Anche nel secondo tempo abbiamo gestito, ma comunque abbiamo avuto occasioni per segnare e chiuderla definitivamente. Quando riesci a riempire bene l’area, il gol arriva: nel primo tempo è successo 4 o 5 volte, le occasioni le abbiamo create.
Se vogliamo giocare in un certo modo, è inevitabile che qualcuno debba sacrificarsi per il bene della squadra. Oggi è toccato a Ferraris, che si è adattato con grande disponibilità, e questo è lo spirito giusto per raggiungere gli obiettivi.
Difensivamente abbiamo lavorato molto bene, siamo stati solidi e compatti. Spero che questa prestazione dia morale a tutto il gruppo. Naturalmente dobbiamo continuare a migliorare in alcune situazioni difensive che ancora ci mettono in difficoltà. Mi auguro che per Frascatore non sia nulla di serio. Vedo grande impegno da parte di tutti, tanto spirito e tanta grinta. Finché ci sarà questo atteggiamento, io resterò sereno. Alla lunga, lo spirito di squadra fa davvero la differenza. Pensiamo sempre al bene comune: vogliamo alzare il livello per dare tutto nello sprint finale.
Per quanto riguarda le avversarie, non mi faccio distrarre: penso solo alla mia squadra. Le analizzeremo di volta in volta, partita dopo partita. Guardare troppo lontano non serve. In questo momento stiamo lavorando per migliorare la prestazione collettiva. Ferrari, ad esempio, veniva da un brutto infortunio, ma grazie al suo impegno e al sacrificio, ha recuperato pienamente. Anche Golemic è tornato in ottima forma. Ho uomini che possono fare bene. Sappiamo che ci sono piazze attrezzate per categorie superiori, ma questo non deve distrarci: noi dobbiamo solo pensare a fare il massimo, ogni giorno”.