La penalizzazione, l’andamento lento in campionato, l’abbozzo di riscossa in Coppa Italia e le sollecitazioni dalla giustizia sportiva che non sembrano finite. Per giunta, anche le notizie poco esaltanti dall’infermeria. La Juventus si prepara alla trasferta di Salerno consapevole di dover dare tutto per conquistare i tre punti, onde evitare di restare impantanata in situazioni decisamente sgradevoli più di quanto non lo sia già. Massimiliano Allegri sa che gli ostacoli potranno essere sempre dietro l’angolo: il tecnico bianconero ha presentato la sfida dell’Arechi in conferenza stampa prepartita.
Il momento
“La Salernitana ha due punti meno di noi, il nostro obiettivo è raggiungere quella di sopra in classifica e non farci superare. Questo ci permette di pensare un passettino alla volta. Non abbiamo altra scelta. In questo momento c’è un dato di fatto, non possiamo scappare. Viene da ridere ma dobbiamo raggiungere 40 punti quanto prima e darsi mini obiettivi un passo alla volta. La partita di domani è complicata, l’ambiente dell’Arechi è sempre difficile, spinto da tanti tifosi – esordisce l’allenatore juventino – La Salernitana sta facendo bene, Nicola ha fatto un ottimo lavoro, ha vinto a Lecce e sarà gara difficile come le altre. L’importante è affrontarle col piglio giusto e con atteggiamento da squadra che si mette al pari della Salernitana anche perché, vedendo la classifica, è uno scontro diretto, bisogna cercare di restare davanti ai granata. Psicologicamente bisogna sempre stare sul pezzo, indipendentemente da questa situazione anomala, non abbiamo altra scelta, ci sono stati tolti 15 punti e bisogna solo lavorare. Più scaliamo e più vorrà dire che facciamo meglio. Non si saprà come andrà a finire questo campionato, ho ripetuto ai ragazzi che non devono esserci alibi e bisogna far bene sul campo. Col Monza abbiamo pagato a caro prezzo un brutto primo tempo. Ora rituffiamoci in campionato, far bene in Serie A ci porta a fare altrettanto anche in Europa League: non possiamo pensare di staccare la spina in campionato e far bene solo in coppa“. Vietato guardare troppo in là a giudizio del trainer della Vecchia Signora: “Darsi ora degli obiettivi è impensabile, abbiamo 23 punti e siamo tredicesimi, quindi bisogna cercare di scalare piano piano la classifica. Per farlo bisogna vincere. Sono tre partite in cui abbiamo fatto solo un punto in campionato, bisogna riprendere il cammino”.
L’ex di turno
Allegri risponde così alle domande su Nicolussi Caviglia, ancora di proprietà della Juve, che domani sarà ex di turno: “È stato sfortunato per quel problema al ginocchio, non riusciva a rientrare. Si tratta di un ragazzo caratteriale oltre che bravo, sta dimostrando il suo valore e sono contento, vuol dire che la Juventus ha lavorato molto bene nel settore giovanile. Ce ne sono tanti di ragazzi interessanti in giro in altre squadre anche del 2005 e del 2006. Vanno tutti messi piano piano nelle condizioni di crescere. Magari tra 5 anni è possibile che alcuni facciano parte in pianta stabile della Juventus, sarebbe un grossissimo risultato. L’U23 è importante: è una vecchia Serie C dove i ragazzi hanno un impatto diverso sulle partite. C’è troppa differenza tra U23 e primavera, l’U23 è più vicina alla prima squadra, ecco perché si devono riformare tutti i campionati dall’attività di base. Ma a questo ci penseranno altri, visto che in Italia riformano abbastanza”. Non manca una velata vena polemica.
Le scelte anti-granata
“Difficilmente cambierò sistema tattico, farò delle valutazioni ma credo di no. Tridente offensivo? È un’ipotesi ma non ho ancora deciso perché abbiamo tanti rientranti da molto tempo di inattività, poi avremo la Fiorentina. Ci sono pure i cambi all’interno della partita. È ormale che più giocatori tecnici abbiamo e meglio è, tutti devono mettersi a disposizione per dare una mano in fase difensiva, altrimenti non reggiamo”, spiega Allegri prima di andare sui singoli: Bonucci ha l’influenza e il suo recupero è rallentato, saranno poi out anche Pogba, Milik, Paredes e Kaio Jorge. “Vlahovic fisicamente è molto più leggero e dinamico rispetto a quando è arrivato dalla Fiorentina. Spero che faccia gol a Salerno, ha solo bisogno di questo, come tutte le punte – aggiunge Allegri – Abbiamo anche Kean che sta molto bene, in questo momento lasciarlo fuori mi resta difficile perché è cresciuto dal punto di vista mentale, è molto più responsabile, dal punto di vista tecnico sta diventando un giocatore importante, anche se non ancora al 100%. Insomma, è totalmente cambiato rispetto all’anno scorso e lasciarlo fuori mi dispiace molto. Faccio giocare i giocatori che servono per vincere le partite. De Sciglio? Sta bene fisicamente ed emotivamente. Ci ho parlato, il ragazzo è sereno, è un giocatore importante come tutti gli altri, serio e professionale oltre che ottimo elemento in campo. Per quanto riguarda i social e le minacce che ha ricevuto purtroppo di queste cose ne capitano tutti i giorni, dietro i social si nascondono migliaia di persone in modo anche un pochino brutto. Questo è il mondo, bisogna accettarlo non dandogli alcuna importanza”.
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