Qui Empoli, il ds Accardi: “Nicola ha fatto vedere di che pasta è fatto, dobbiamo restare sul pezzo”

In casa Empoli, prossimo avversario della Salernitana, ha parlato il direttore sportivo Pietro Accardi in conferenza stampa per fare il punto sui movimenti di mercato e sul momento della squadra azzurra, che ha ingaggiato l’ex granata Davide Nicola nelle ultime tre settimane in panchina racimolando cinque punti in tre partite.

“Rimarco il messaggio che abbiamo voluto dare con il mercato e con la scelta di Davide Nicola è che sappiamo che ci giochiamo tanto. Ogni anno in serie A il livello di difficoltà aumenta e non diminuisce. Abbiamo tutti voglia di compiere questa impresa sapendo che è difficile ma non impossibile, Nicola è esperto, competente, ha già fatto vedere di che pasta è fatto perché la squadra oggi è diversa. Lo testimoniano anche i numeri, i 3 risultati utili di fila, 4 gol fatti e uno subito. – ha detto il dirigente – Ci crediamo e sappiamo che fino alla fine dovremo tutti insieme sputare sangue. Speravo di vedere una trasformazione nella squadra, se abbiamo ingaggiato il mister è perché eravamo e siamo convinti che fosse la persona giusta, conoscendo il carattere di questa squadra che aveva bisogno di uno come lui. Ad oggi siamo contenti ma siamo solo all’inizio, il percorso è ancora lungo, dobbiamo stare sul pezzo e concentrarci sul presente”.

Sulla lotta salvezza: “Questo è un campionato molto particolare in cui fino alla fine ci giocheremo in tanti la salvezza. Per esperienza sia da calciatore, sia da dirigente, due volte mi è capitato di retrocedere quando nessuno se l’aspettava, una volta con la Samp girammo a 27 nel girone d’andata e un’altra è stata quando a febbraio avevamo 10 punti. Il campionato finisce quando gli altri decidono di farlo finire ma finché tutti noi lotteremo ci sarà il punto su punto, dipenderà molto da noi a prescindere da quello che faranno le altre, il percorso lo determiniamo noi, tutti insieme siamo concentrati. La cessione di Baldanzi? Ci sono momenti in cui si può fare a meno di privarsi dei calciatori più forti, altri in cui bisogna farlo. Siamo una società virtuosa e dobbiamo stare attenti ai conti. Non ci sentiamo indeboliti, l’Empoli è gruppo, è quello l’importante. È il gruppo che esalta il singolo e non viceversa”.