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Protti (club manager Livorno): “Breda grande tecnico, poche parole e tanti fatti. Temo Calaiò”

Per il Livorno sarà sfida verità, per la Salernitana ennesima occasione – forse una delle ultime – per cercare di uscire da un perdurante e ormai stucchevole anonimato. Al Picchi saranno tanti i motivi di interesse che caratterizzeranno la sfida tra amaranto e granata. Igor Protti, club manager del Livorno nonché ex bandiera della squadra toscana, analizza la gara in un’intervista concessa al collega Enrico Vitolo per il quotidiano Il Mattino oggi in edicola. In palio tre punti salvezza anche per la banda Gregucci? “Sinceramente vorrei essere io con il mio Livorno a quota 34 punti. È banale e scontato dire che nel calcio tutto può accadere, così come che la squadra deve sempre prendersi le proprie responsabilità, ma la Salernitana ha tutte le carte in regola per non preoccuparsi di quello che sta accadendo alle proprie spalle. In più, basterebbe comunque arrivare a quota 40/41 punti per spazzare via tutti i dubbi. Per la Salernitana forse varrà un po’ meno rispetto al Livorno, perché nelle zone alte spesso si susseguono risultati che consentono comunque di far ribaltare tutto quello che si era previsto appena una settimana prima. Nel nostro caso invece, tenendo conto anche del passo che tutte le nostre rivali stanno tenendo, vincere potrebbe risultare davvero decisivo, pareggiare sarebbe comunque utile, mentre alla sconfitta non voglio neppure pensare”.

 

Calaiò pericolo pubblico numero uno in casa labronica: “Soprattutto perché ha una buona tradizione contro il Livorno, spesso in passato ci ha fatto gol. Parliamo di uno dei migliori attaccanti della categoria e che non ha bisogno di presentazioni, gli auguro però di ritornare a segnare dalla settimana prossima. In questi momenti della stagione la società prova a lanciare dei messaggi alla squadra, se ha preso la decisione di mandare la squadra in ritiro vuol dire che era davvero quella più giusta. Ovviamente per noi del Livorno, vista l’attuale classifica, scoprire che la Salernitana aveva perso contro il Crotone non ci ha reso certamente felici. Da calciatore non amavo tanto il ritiro. Ma non per la lontananza dalla famiglia o per il divieto di poter uscire, semplicemente perché mi caricava ancora di più e molte volte l’adrenalina era anche eccessiva. L’aspetto positivo, invece, è legato alla possibilità di poter stare in gruppo e vivere insieme l’avvicinamento alla prossima partita, purtroppo però oggi non si dialoga più come prima ma si preferisce quasi sempre stare davanti ai social”.

 

Gara particolare per il grande ex Roberto Breda: “Io lo conoscevo già, nel corso della nostra carriera da calciatori abbiamo avuto modo di conoscerci. È un ragazzo serio e che lavora tantissimo. Nel calcio di oggi ci sono poche persone come lui, di quelle che non amano fare chiacchiere bensì solo e soltanto i fatti. Per questo motivo apprezzo molto il mister, di fatto è esattamente come il sottoscritto. Mi auguro che il nostro obiettivo, la salvezza, venga raggiunto, anche prima dell’inizio dei playout. Nel caso della Salernitana, invece, mi è un po’ difficile dire con certezza dove potrà chiudere la stagione, quello che so è che la seguirò con piacere visti i miei trascorsi a Bari e l’amicizia e il rispetto che mi lega a mister Gregucci”.

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