Prossimo avversario, viola tra le… coppe. Italiano: “La settimana più importante del mio percorso a Firenze”

Questo pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa di Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, prossima avversaria dei granata domenica alle 18 allo stadio Arechi. Ma i viola hanno ben altro ora nella testa: sono alla vigilia del match contro il Viktoria Plzen, valido per il ritorno dei quarti di finale di Conference League. Il tecnico ha definito la settimana entrante, che comprenderà anche la sfida contro la Bersagliera, oltre al ritorno delle semifinali di Coppa Italia, come la più importante del suo triennio sulla panchina dei toscani.

“Siamo davanti a una delle settimane più importanti del mio triennio. Ci giochiamo una semifinale europea e concluderemo la settimana con una semifinale di Coppa Italia. La nostra concentrazione però va tutta alla partita di domani. Ultimamente in casa lavoriamo molto meglio rispetto alle partite in trasferta. Spero che lo stadio ci dia la spinta per mettere in difficoltà l’avversario. – ha detto il tecnico viola – Bisognerà lavorare in maniera diversa rispetto all’andata, siamo in parità e dobbiamo cambiare il nostro gioco nella loro metà campo. Abbiamo avuto perennemente il pallino e concesso pochissimo ma dobbiamo fare gol, giocare più veloce e lavorare diversamente. Chi vince supera il turno”.

L’allenatore ha poi parlato della condizione fisica di Arthur, che non gli ha permesso negli ultimi tempi di giocare grossi scampoli di partita: “Arthur sta molto meglio, valuteremo se mandarlo in campo domani sera. Dobbiamo valutare se scegliere il palleggio o mettere più gente all’interno dell’area. All’andata abbiamo scelto il domino e con Arthur in giornata è sempre molto facile. Abbiamo ancora tempo per pensare a questa scelta”.

Sulle aspettative della città e dei tifosi per il finale di stagione Italiano ha poi dichiarato: “Non c’è pressione per il nostro cammino europeo. In città ho visto molti striscioni che incitavano a venire allo stadio e mi ha fatto molto piacere. L’attaccamento e la partecipazione del tifo mi rende molto felice. Il sostegno è molto importante per i ragazzi. Sapere che la gente pensi che possiamo arrivare fino in fondo ci dà una carica di autostima”.

Uno dei problemi della Fiorentina rimane la scarsa vena realizzativa delle punte, su questo il tecnico ha detto: “Se in questi mesi le nostre punte non hanno fatto gol la responsabilità è solo mia. Noi prepariamo le partite cercando di fare arrivare più palloni possibili ai numeri nove. Tutti dobbiamo cercare di dare qualcosa in più, in generale. Prima mi riusciva più spesso a mandare in gol la punta, ora il dato è peggiorato però se continuiamo ad avere queste percentuali in zona offensiva qualcosa in più sicuramente arriverà. Anche noi sappiamo che le percentuali di realizzazione sono basse. – Ha poi continuato parlando di Andrea Belotti, attaccante arrivato nella sessione invernale dalla Roma – Tutti ci aspettavamo qualche gol in più da Belotti visto il suo lavoro straordinario. Ultimamente è stato un po’ sfortunato ma mancano ancora molte partite importanti e sono convinto che i suoi sforzi verranno ripagati. Lunedì è stato sostituito per non appesantirlo, spero che domani riesca a trovare il gol perché se lo merita”.

Per concludere ha poi parlato del suo modo di difendere, spesso criticato nei primi mesi della sua avventura a Firenze: “Credo in questo caso i numeri non mentano, noi rispetto al primo anno stiamo subendo meno gol. Siamo cresciuti sia collettivamente che individualmente. Se vuoi recuperare la palla ed essere vicino alla porta avversaria bisogna obbligatoriamente alzare un po’ la linea difensiva, giocando con un po’ di campo dietro le spalle. Siamo cresciuti anche dal punto di vista delle espulsioni, il primo anno ne avevamo avute troppe, in questa stagione neanche una. La nostra mentalità rimane sempre la stessa, quella di cercare di recuperare palla il più vicino possibile alla porta avversaria”.