Ancora leggermente contrariato per la beffa subita a Benevento, dove in vantaggio di tre reti si è fatto raggiungere dai padroni di casa, il Lecce continua a dare vivaci segnali sul piano tecnico, con l’ingaggio ormai alle porte dell’esperto difensore Cesare Bovo. Un’operazione di mercato che consentirebbe alla retroguardia pugliese di compiere il salto di qualità e al tecnico Liverani di sperare in un torneo che non si accontenti di una tranquilla salvezza. Domani sera, intanto, Mancosu e compagni riceveranno sul terreno amico la visita di un’altrettanto ambiziosa Salernitana.
Liverani – che non avrà a disposizione l’ex di turno Palombi – ha gestito una settimana sostanzialmente tranquilla e deve risolvere solo un rebus di natura tattica: schierare un trequartista e due punte (4-3-1-2) oppure optare per due fantasisti al servizio di un unico attaccante centrale (4-3-2-1). Le ultime notizie provenienti dalla Puglia narrano della conferma in blocco della squadra artefice dell’ottimo impatto iniziale in casa delle streghe beneventane.
In porta sarà confermato l’ex vicentino Vigorito, elemento inseguito in passato dalla Salernitana e con notevoli margini di crescita davanti a sé. La linea difensiva a quattro, partendo da destra, vedrà protagonisti Fiamozzi, Lucioni, Meccariello e Calderoni. Fiamozzi e Calderoni rappresentano due interpreti importanti nei ruoli di esterni bassi, perché possiedono esperienza, capacità di spinta ed anche una discreta fase difensiva da garantire alla squadra. Esperienza e personalità che connotano anche il percorso professionale di Lucioni e Meccariello, anche se la lentezza del primo e le irruenti distrazioni del secondo hanno indotto la società a guardare con estremo interesse la figura di Cesare Bovo, difensore a lungo protagonista in serie A e quindi ancora un valore aggiunto a queste latitudini.
La linea mediana, come annunciato in precedenza, dovrebbe presentare tre centrocampisti puri alle spalle di due elementi deputati a legare il centrocampo e l’unica punta centrale. La regia sarà affidata ad Arrigoni, metodista che garantisce ordine ed equilibrio tattico davanti alla difesa. Ai suoi fianchi opereranno Petriccione e Scavone. Il primo è un interno molto dinamico, abile in fase di pressing e sempre pronto ad inserirsi. L’ex parmigiano, invece, è un mancino in possesso di discreta tecnica di base, più compassato rispetto al collega, ma sempre molto bravo ad accompagnare l’azione della squadra ed a rendersi pericoloso sulle palle inattive.
Mancosu e Falco saranno i due trequartisti che dovranno regalare imprevedibilità alla manovra, strappi individuali al match e continui rifornimenti all’unica punta presente in campo. Mancosu è un trequartista di quantità (speso utilizzato anche da mezzala), che riesce sempre a dare una mano in fase passiva, oltre ad attaccare lo spazio e a cercare costantemente il gol e l’iniziativa personale in grado di rompere gli equilibri di una partita. Falco, invece, è molto più estroso e rapido nell’uno contro uno, risultando spesso insidioso quando parte da destra (a piede invertito) per accentrarsi e fornire assist ai compagni o calciare direttamente in porta. La densità a centrocampo rappresenta una soluzione interessante escogitata da Liverani, il quale con cinque elementi validi sul piano tecnico ha la possibilità di gestire per larghi tratti il controllo del match.
A finalizzare la mole di gioco prodotta dalla squadra dovrebbe essere Pettinari, attaccante scuola Roma e reduce dalla sua migliore stagione sul piano realizzativo (13 gol a Pescara). Si tratta di una punta che lavora molto per la squadra, difendendo palloni oppure dettando il passaggio tra le linee e sugli esterni. Non è molto appariscente dal punto di vista tecnico, ma la sua mobile fisicità costringe i difensori rivali a lavorare molto. Negli ultimi tempi ha fatto registrare anche un incremento di cinismo e determinazione in fase finalizzativa. Dovesse confermare questi progressi, il ragazzo entrerebbe di diritto nella schiera degli attaccanti affidabili della categoria.
Infine, come già detto in precedenza, Pettinari potrebbe essere affiancato dalla prestanza fisica di La Mantia, calciatore più prolifico (34 reti nell’ultimo triennio) e molto temibile nel gioco aereo ed acrobatico. Soluzione tattica che potrebbe essere adottata soprattutto a gara in corso, mentre dal primo minuto comporterebbe l’esclusione di Mancosu o Scavone.
PROBABILE FORMAZIONE/1 (4-3-2-1): Vigorito; Fiamozzi, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Petriccione, Arrigoni, Scavone; Falco, Mancosu; Pettinari. All. Liverani.
PROBABILE FORMAZIONE/2 (4-3-1-2): Vigorito; Fiamozzi, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Petriccione, Arrigoni, Mancosu (Scavone); Falco; La Mantia, Pettinari. All. Liverani.
Questi i 24 convocati di Liverani:
Bleve, Petriccione, Cosenza, Arrigoni, Chiricó, Mancosu, Lepore, Torromino, Haye, Marino, Meccariello, Pettinari, Dubickas, La Mantia, Falco, Vigorito, Tabanelli, Venuti, Lucioni, Calderoni, Fiamozzi, Armellino, Scavone, Milli.
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