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Proprietà multiple in Serie B, Juve Stabia e Trapani rischiano l’esclusione dalla cadetteria

È una vera e propria bomba ad orologeria quella lanciata da Il Sole 24 Ore nella giornata odierna in merito alle proprietà multiple in Serie B. Una vicenda che non vede coinvolta la Salernitana, creata ex novo da Lotito Mezzaroma (al pari di Mantova e Bari) ma altre due compagini del torneo cadetto, ovvero Juve Stabia Trapani.

La Procura Federale infatti avrebbe concluso le indagini su un caso particolare, quello di Fabio Petroni, accusato di “avere rivestito contemporaneamente il ruolo di socio” in entrambe le società, dal 21 giugno al 9 luglio scorso. Petroni è tornato nel calcio dopo l’esperienza come proprietario del Pisa che nel 2017 fu penalizzato di 4 punti per inadempienze segnalate dalla Covisoc.

Petroni ha cercato di tornare nel calcio e l’ha fatto rilevando le quote della Juve Stabia in terza serie. Un ingresso reso pubblico solo dopo la promozione in Serie B della compagine stabiese di cui Petroni deteneva il 48.9% pur non figurando in alcun ruolo dell’organigramma societario. Petroni, attraverso Terravision real estate limited avrebbe detenuti le quote a nome della Capri Stabia Partecipazioni Srl.

Secondo la Procura federale, infatti, il controllo di Petroni nella Juve Stabia avveniva anche “mediante interposizione di Edoardo Comito”, altro nome presente in Capri Stabia Partecipazioni. Comito è indagato in quanto amministratore e legale rappresentante dei campani “all’epoca dei trasferimenti di quote del capitale”.

Nel mirino dei pm anche Pasquale Martinelli, allora amministratore unico delle Vespe, Vincenzo D’Elia (amministratore unico dal 31 maggio 2019), Giuseppe Di Maio (amministratore unico di Sportiva Srl e Stabia Sport Srl), Francesco Manniello (socio) e l’amministratore della società Gap Srl Antonio Parente. Per il Trapani, nel mirino dei pm c’è Paola Iracani, ex presidente del Cda, l’amministratore dell’ex proprietaria Fm Service, Maurizio De Simone, e Luigi Foffo, presidente del cda dell’attuale proprietaria, Alivision transport scarl. Dopo le indagini, è atteso il deferimento da parte della Procura Federale e il rischio per entrambe le società è quello di un’esclusione dal calcio professionistico.

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