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Pioggia e aria tiepida all’Arechi, in 300 per il test coi baby. Assente Fabiani, inedito “lancio” finale di cadeau

C’erano circa trecento tifosi nella parte inferiore della tribuna per l’amichevole a porte aperte all’Arechi di questo pomeriggio contro la formazione Primavera. Un’ultima carta giocata dalla società per cercare di riavvicinare la gente di Salerno a pochi giorni dal decisivo doppio confronto playout. Non era presente allo stadio il ds Fabiani, mentre è stato Alberto Bianchi (con il team manager Avallone, l’addetto stampa Lambiase, la collaboratrice Borgia e il coordinatore del settore giovanile, Mariani) a rappresentare la dirigenza. A bordo campo ha fatto capolino anche l’assessore allo sport, Angelo Caramanno: un’occhiata al campo, un’altra all’impianto per controllare lo stato degli interventi fatti e quelli ancora da completare in vista delle Universiadi. Lunedì, intanto, a Palazzo di Città l’amministrazione comunale ha invitato i rappresentanti della tifoseria (ore 16) per un incontro pubblico in cui vorrà illustrare le iniziative possibili in vista del Centenario: tutto ancora in stand by, con il Comune di Salerno e la Salernitana che non sembrano aver trovato un punto di incontro. Dunque, via Roma procederà con l’organizzazione dei festeggiamenti, in attesa che possa aggregarsi anche la società di Lotito e Mezzaroma.

Chiusa la curva sud, per esigenze di ordine pubblico aperto solo il settore inferiore della tribuna. Una manna dal cielo per i presenti, che hanno così evitato la pioggia, caduta soprattutto durante il primo tempo. Assenti i gruppi ultras, presenti alcuni appartenenti a varie sigle della curva ma senza stendardi. Da indipendenti, per così dire. C’era qualche rappresentante dei club organizzati ma soprattutto ragazzini e curiosi. Non sono mancati, tuttavia, i mugugni soprattutto nella prima frazione del test match, oggettivamente costellata di errori e incomprensioni in campo tra gli undici granata che hanno fatto storcere il naso a più di un presente. Decisamente meglio la Salernitana della ripresa: applausi a scena aperta per il gol in rovesciata di Di Tacchio ma anche per altre pregevoli giocate. A fine partita, applausi soprattutto per Menichini. Poi, la tifoseria si è divisa: tanti ragazzini in cerca di souvenir si sono assiepati nei pressi della porta che conduce agli spogliatoi, sempre lato tribuna, per chiedere magliette e pantaloncini. Che sono arrivati, anche in grossa quantità. Dagli spogliatoi, sono addirittura spuntati i magazzinieri con un cesto di pantaloncini lanciati a mo’ di cadeau ai giovani supporters, provocando l’ira di qualche sostenitore più maturo rimasto ad osservare senza aver (comprensibilmente) smaltito la rabbia per il pessimo campionato della Salernitana. Effettivamente, una scena raramente vista in casa granata soprattutto negli ultimi anni. Forse, un ulteriore indizio anche del cambio di sponsor tecnico per la prossima stagione.

Un pizzico di tensione a fine allenamento, con un tifoso isolato che – all’uscita – ha preso a pugni l’auto del portiere granata, Micai. L’acquazzone che si è copiosamente abbattuto su Salerno, poi, ha subito spento l’episodio, a cui ha fatto da contraltare l’apprezzabile e ideale abbraccio che una cinquantina di persone, coi più piccini protagonisti, ha comunque voluto dare ai calciatori all’uscita.

 

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