Piatek e Vilhena, niente riscatto ma le porte a Salerno non si chiudono

La Salernitana proverà a sfruttare le retrocessioni di Hertha Berlino ed Espanyol per valutare l’eventualità di acquisire a titolo definitivo Piatek e Vilhena. Morgan De Sanctis fa conto di non avere più in rosa – correttamente – i calciatori in prestito che non saranno riscattati. Tra loro, appunto, il polacco e l’olandese.

Dunque i granata dovranno prendere un attaccante e un centrocampista ma non è da escludere che nel mese di luglio, contando anche sul fatto che entrambi siano stimati dall’allenatore e si siano trovati bene in città, si faccia un ulteriore passaggio con le rispettive società per abbassare il prezzo. Il riscatto di Piatek era infatti fissato a 7,5 milioni, quello di Vilhena a 3,5. Cifre oggettivamente troppo alte sia per il rendimento altalenante di entrambi, sia per le casse della società che non è certo in difficoltà ma deve comunque gestirsi in maniera sostenibile e virtuosa, come ricordato ieri dal direttore sportivo. “Non possiamo e non dobbiamo approfittare della forza economica del presidente, così alla lunga non si cresce. Dobbiamo cercare di ripulire il gruppo dagli esuberi il più possibile per non andare a intaccare il valore della rosa”, ha detto De Sanctis. Tradotto, piazzare presto i calciatori che non rientrano nei piani societari e che costano pure parecchio a livello di ingaggio, per poter resistere alla tentazione di cedere e magari acquistare calciatori cercando di abbassare il prezzo fissato per il riscatto. Accadde l’anno scorso per Kastanos e Bonazzoli, che non furono immediatamente riscattati ma divennero oggetti di successive trattative. Piatek e Vilhena, complici i declassamenti nelle seconde divisioni tedesca e spagnola delle rispettive società d’appartenenza, potrebbero ovviamente partire con esborsi minori. La Salernitana intende dunque aspettare anche per monitorare il mercato e capire se i due saranno sostituibili con elementi dal miglior rapporto qualità prezzo. Mercato ancora lungo, tuttavia le porte per l’ex genoano e per Tonny non sono completamente chiuse.