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Pescara, solo Sebastiani parla della Salernitana: “Non regaleremo nulla”. Grassadonia in silenzio

In casa Pescara è forte la delusione per la retrocessione aritmetica arrivata nel pomeriggio di ieri. Lunedì dunque gli abruzzesi affronteranno la Salernitana senza obiettivi ma con la necessità di onorare il campionato. Lo sa bene Gianluca Grassadonia, tecnico del Delfino e salernitano di nascita, oltre che ex allenatore e calciatore granata. Il trainer si è detto rammaricato, senza scappare dalle responsabilità per il ritorno in terza serie della compagine pescarese (clicca qui per leggere l’articolo) senza però mai fare riferimento alla Salernitana, contrariamente a quanto circolato su web e social in queste ore. Una scelta mediatica, quella di Grassadonia, probabilmente basata sulla volontà di evitare tensioni a poche ore da una partita che per la Salernitana rappresenterà tantissimo. Ha menzionato i granata invece il patron Daniele Sebastiani, il quale ai microfoni di Rete8 ha rinviato il discorso sulla permanenza di Grassadonia: “Potrebbe rimanere, ma al momento non è stata presa nessuna decisione“. Discorso simile per i direttori Bocchetti e Repetto: “Vedremo, per ora posso soltanto dire che nella prossima stagione ci sarà un solo direttore sportivo”. E a proposito della sfida di lunedì:Il Pescara non regalerà nulla, Grassadonia manderà in campo la migliore formazione possibile”.

Il massimo dirigente del Pescara ha ammesso i tanti errori che hanno portato la compagine adriatica alla retrocessione: “Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo sbagliato tutto. Il declino è iniziato a gennaio 2020, quando ho accettato le dimissioni di Luciano Zauri. Avrei dovuto trattenerlo e mandare via altre figure. Sarei dovuto entrare a gamba tesa su alcune situazioni e invece non l’ho fatto. Faremo il possibile per riportare il Pescara dove merita di stare. Nessun problema, allestiremo una squadra competitiva, ma ovviamente dovremo fare scelte oculate a causa delle conseguenze economiche negative causate dalla pandemia e dalla retrocessione. Dobbiamo tornare a fare calcio e prendere giocatori che abbiamo fame, gente motivata e di categoria”. 

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