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Paulo Sousa: “Disponibilità, stabilità e intuizioni. Ecco cosa serve per restare competitivi”

L’allenatore della Salernitana, Paulo Sousa, non è soddisfatto della prova odierna dei suoi allo “Zini” di Cremona, ma dopo aver tracciato un bilancio della stagione in corso, si proietta sul prossimo campionato dei granata: “Mi è piaciuta poco la prima parte, è stato sbagliato l’atteggiamento – spiega il portoghese – perché è stato uno dei primi tempi più facili per vincere una partita, avevamo spazi, stavamo giocando con ritmi più bassi, anche nelle transizioni difensive non tutti sono stati disponibili per recuperare subito palla ma abbiamo avuto possibilità di andare a segnare e questo non è successo. Nel secondo tempo abbiamo cambiato struttura, abbiamo spinto, ma anche la Cremonese secondo me è stata migliore nella ripresa e non ci ha concesso di essere determinanti nell’ultimo terzo. Siamo stati lontani dai nostri standard, è stato sbagliato l’atteggiamento. Alla fine abbiamo trovato un gol annullato per fuori gioco, e abbiamo conquistato un rigore, poi revocato al Var. Noi non siamo questi di questa sera. Ho detto ai ragazzi che sono stato molto soddisfatto di questo finale di stagione, abbiamo fatto un bel rendimento e non è questa partita a cambiare i giudizi. Di certo non possiamo mettere da parte quanto fatto negli ultimi mesi, da quando sono arrivato siamo la squadra con più gol fatti insieme al Milan questo dice quale ambizione e coraggio voglio dai miei giocatori. Oggi è stata l’unica partita in cui non abbiamo fatto gol insieme alla mia prima, questa la direzione, motiviamoci per la prossima stagione guardando quello che abbiamo fatto negli ultimi mesi perché quanto fatto mi rende orgoglioso”.

Neanche oggi minuti ufficiali per Bonazzoli: “Il ragazzo non ha nessun problema, ritengo di far giocare chi veramente lavora tantissimo per la squadra, è un giocatore straordinario, tecnicamente fortissimo ma è stata più una decisione tecnico-tattica”.

Sul futuro: “Stiamo lavorando già da diverse settimane al progetto futuro. Piano piano, stiamo ragionando sulla squadra, sul modo che ho io di intendere il calcio. Credo che al momento attuale della Salernitana, bisogna fare i complimenti al presidente che ha motivato tutti, ha coinvolto una città e sta convincendo i calciatori a competere al massimo livello del calcio italiano. Abbiamo bisogno di stabilità, di tenere quegli uomini che servono per competitività, di potercela giocare. Abbiamo bisogno della disponibilità economica del nostro presidente e delle intuizioni del nostro Direttore Sportivo per restare competitivi anche nella prossima stagione”.

Un passaggio sulla conferenza stampa della vigilia che aveva gettato qualche ombra sulle possibilità di permanenza a Salerno: “La domanda in conferenza di ieri era a livello di gioco; io voglio vincere campionati e altri titoli, io dicevo che non può offrirmi questo, noi dobbiamo conoscere la realtà in cui siamo a Salerno, dove da due anni c’è questo proprietario e devo congratularmi per tutto quello che sta facendo alla Salernitana perché sta dando molte gioie a una città che ha tantissima passione. Di conseguenza ho detto a lui, al diesse e all’Amministratore Delegato che per dare continuità c’è bisogno di stabilità di idee, processi, giocatori per cui siamo sicuri che offrano continuità e della disponibilità economica sul mercato e dalla capacità e bravura che il direttore avrà sul mercato, il tutto dentro l’idea di una rosa che ho già espresso a loro cercando di avere il meglio possibile per poter continuare a crescere dentro questa stabilità”.

Intanto impazzano le voci: “Io alla Juve? La futurologia non mi piace, il mio futuro è oggi, sto lavorando qui e sto dando tutta la mia conoscenza e la mia passione quotidianamente. Ho detto ancora una volta ai ragazzi che a livello professionale e personale basta poco per cambiare tutto soprattutto nel male, per questo mi dispiace perché per creare una cultura c’è bisogno di avere la mentalità di superarsi ogni giorno; il calcio è uno sport collettivo, quello che ci ha fatto grandi è stato mettere in difficoltà i migliori e batterli, una cosa che ci ha dato un senso di unità, oggi non siamo stati capaci”.

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