Paulo Sousa a Record: “Inter miglior rosa d’Italia, noi l’abbiamo fermata con coraggio”

Dopo la Pasqua è tempo di sfide internazionali. L’Inter, che all’Arechi ha pareggiato 1-1 contro la Salernitana, affronta il Benfica nel catino dell’Estadio do Dragao di Porto. Una sfida importante non solo dal punto di vista della competizione ma anche e soprattutto per interrompere il “momento no” della compagine nerazzurra di mister Simone Inzaghi che sente scricchiolare sempre di più la sua panchina. Il gol di Candreva nel match di venerdì scorso ha portato un pareggio d’oro a Paulo Sousa che vivrà la sfida di questa sera da doppio ex avendo giocato sia con i portoghesi che con i nerazzurri.

Paulo Sousa a Record

In una recente intervista al quotidiano portoghese Record, il mister dei granata ha espresso una sua opinione sulla notte di Champions: «Calhanoglu, seppur assente, penso sia il miglior giocatore dell’Inter, dove, nel 3-5-2 i tre centrocampisti cercano di allargarsi e creare superiorità in mezzo al campo. Il turco crea imprevedibilità, a differenza di Brozovic, dando soluzioni diverse nella costruzione del gioco. L’Inter si caratterizza per la routine delle sue mezzali e la fiducia negli inserimenti sugli esterni. Le ali hanno una grande spinta offensiva. Lukaku ha bisogno della profondità e di un gioco diverso. L’Inter è la migliore squadra del campionato italiano per talento individuale anche se i risultati non corrispondono al suo reale valore. Simone Inzaghi ha una squadra forte, talentuosa e competitiva. Noi l’abbiamo fermata col coraggio, resistendo nel primo tempo e spingendo nella ripresa e nel finale di gara, restando sempre concentrati.  ma soffrirà la velocità di gioco del Benfica, che pratica un calcio verticale, con molta mobilità e movimenti di rottura sul corto. Il Benfica è stata finora una delle migliori squadre in Champions League, se non la migliore, in termini di gol segnati, numero di occasioni create e perché non ha mai perso. Voglio congratularmi con Rui Costa, il presidente, per il lavoro che ha fatto e sta facendo. Ha creato una scuola allenatori e un’accademia che permettono al Benfica di essere sempre competitivo in Champions League».