AGGIORNAMENTO ORE 21.50. Consumatosi irrimediabilmente lo strappo con Paulo Sousa, la Salernitana ha iniziato la caccia al nuovo allenatore. A fari spenti, onde evitare di compiere passi falsi anche in una eventuale – e allo stato attuale tutt’altro che da escludere – controversia col tecnico lusitano. Iervolino vuole vederci chiaro e scegliere con calma, senza fretta alcuna. Ma soprattutto vuole un allenatore capace di tradurre in campo, attraverso gioco e risultati, le sue ambizioni di crescita. Il primo nome nella lista è quello di Gennaro Gattuso. Per lui sarebbe un ritorno considerando l’esperienza da calciatore del torneo 98-99. Ringhio fu già sondato a gennaio 2022 prima di virare su Nicola. Libero dopo l’esperienza tutt’altro che positiva al Valencia, Gattuso avrebbe dato stavolta disponibilità a sedersi al tavolo delle trattative. Il suo eventuale arrivo accenderebbe il derby col Napoli, con cui non s’è lasciato benissimo, ancor più se Sousa effettivamente sedesse sulla panchina azzurra. Ottimi e di lunga durata i rapporti invece con Morgan De Sanctis, i due si conoscono fin dai tempi della comune militanza in Under 21. Sul taccuino c’è anche Andrea Pirlo, altro nome già sondato a gennaio 2022 prima che Sabatini scegliesse Nicola. L’ex regista di Milan e Juve aspetta una chance in Serie A dopo l’esperienza in Turchia al Karagumruk. Tornerebbe volentieri in Italia anche Vincenzo Montella dopo l’esperienza all’Adana Demirspor: l’ex Aeroplanino ritroverebbe Franck Ribéry, suo calciatore ai tempi della Fiorentina. Resistono i profili di De Rossi, Donadoni e Farioli, ma non si escludono nomi a sorpresa.
La Salernitana si guarda intorno, mette in moto le sinapsi. La scelta di Paulo Sousa quantomeno di ascoltare la proposta di Aurelio De Laurentiis per subentrare sulla panchina della squadra campione d’Italia – legittima per il valore del club ma che fa indubbiamente storcere il naso alla società e alla tifoseria che vedrebbe come un tradimento già il solo fatto di essersi accomodato al colloquio – ha messo sul chi va là Iervolino e De Sanctis. Dalle stanze granata trapela ancora tranquillità ma anche consapevolezza che se a 53 anni chiamano club prestigiosi (Sousa avrebbe ricevuto tre proposte, due dall’Italia e una dall’estero) non si può restare inermi.
Ricomincia il toto-mister
Il diesse, tra le righe, ripercorrendo la sua conferenza stampa di venerdì mattina non aveva comunque escluso accadimenti come quelli che si stanno verificando, pur professandosi ottimista: “Ci siamo ritagliati una finestra di dieci giorni nella quale il mister Sousa potrebbe valutare di accettare nuove sfide, al termine di questa arriverà il comunicato ufficiale. Non la viviamo con ansia, siamo sicuro che Paulo non rinuncerà così facilmente all’opportunità”. Con il corteggiamento piuttosto serrato di ADL – che dovrebbe pagare una penale di un milione netto per liberare l’allenatore portoghese, oggi formalmente vincolato alla Salernitana fino al 30 giugno 2025 visto l’esercizio dell’opzione di rinnovo unilaterale da parte dei granata – la società di Iervolino è costretta a guardarsi intorno anche stavolta. Non vuole farsi trovare impreparata.
Il presidente a gennaio disse di aver avuto call e colloqui “con tanti allenatori quanti sono i pini marini”, quando spiegò i perché della scelta di richiamare Nicola dopo 48 ore di esonero. Alla fine dal casting uscì fuori il nome di Sousa con un mese di ritardo. Adesso presidente e direttore sportivo riprendono in mano i faldoni, con qualche sorpresa in più. E se il Napoli ha una lista di quaranta allenatori per rimpiazzare Spalletti, stando alle parole di DeLa, quella della Salernitana “rischia” di avvicinarsi. Fin quando contrattualmente Sousa – che è ufficialmente in ferie per qualche giorno – sarà il trainer granata, non si potrà uscire allo scoperto ma è chiaro che a fari spenti da ieri la dirigenza abbia iniziato a muoversi anche perché in caso di mancato accordo tra il lusitano e gli azzurri sarebbe comunque difficile ricomporre il rapporto dopo il “tradimento sportivo” tentato.
I papabili
La società granata ha diverse opzioni. In primis i nomi importanti per garantire, non solo a livello di immagine, una certa continuità di progetto. Andrea Pirlo, già cercato in passato da Sabatini quand’era in carica, si è recentemente congedato dal Fatih Karagumruk ed è pronto a tornare in Italia, voglioso di una chance. Ha condiviso la maglia della Nazionale con Morgan De Sanctis, è nome di impatto e personalità. Importante anche questo, nell’appeal che la Salernitana dovrà esercitare verso i giocatori da trattenere ed eventualmente da far venire in granata. Stesso discorso per Gennaro Gattuso, pure lui contattato da Iervolino proprio agli albori dell’avventura dell’imprenditore palmese alla guida dell’ippocampo. Stavolta il discorso è diverso. Interrotta anzitempo l’esperienza al Valencia, Ringhio tornerebbe in Campania per ruggire ancora. Sul taccuino di Morgan De Sanctis c’è anche Vincenzo Montella, in scadenza con l’Adana Demirspor e pure lui desideroso di rientrare in Serie A. Tra le parti c’erano già stati contatti a gennaio. A proposito di Turchia, il direttore sportivo granata stima molto anche il giovane Francesco Farioli, classe 1989, contattato pure lui per il dopo Nicola: è stato al Mary Rosy a lezione da Sousa proprio pochi giorni fa nell’ambito dello stage per i corsisti Uefa Pro ed è reduce dall’esperienza turca con l’Alanyaspor. Accetterebbe di corsa. Da non sottovalutare anche le piste che portano a Beppe Iachini (si libera dal Parma, con lui Franck Ribéry potrebbe ricoprire un ruolo importante nello staff dopo aver preso il patentino Uefa B a Coverciano, corso in programma quest’estate), Daniele De Rossi (anche lui vecchia conoscenza di De Sanctis alla Roma e recentemente al Mary a lezione da Sousa, ha recentemente rescisso il contratto con la Spal) e Roberto Donadoni. Da non escludere ipotesi straniere: a quanto filtra altri ex campioni non italiani che sono diventati allenatori potrebbero finire nel mirino di Iervolino.
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