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Pagellone Udinese-Salernitana: sostanza Basic, Ikwuemesi arrugginito

OCHOA 6,5. Super su Lucca nel primo tempo, non può opporsi all’1-1.

ZANOLI 6. Zampetta bene. Non accompagna molto nella metà campo ospite ma rincorre con profitto ora Kamara, ora Payero che si inserisce spesso dalle sue parti. non è posizionato malissimo sul cross che genera il pari udinese. Nel secondo tempo soffre Kamara per un po’ ma quando si libera in fase offensiva fa cose positive. (dall’86’ SAMBIA sv. Pochi minuti senza sussulti).

MANOLAS 6. Governare Lucca non è semplicissimo perché abbina alla fisicità anche una certa rapidità. Senza paura, tra tackle e gioco aereo, per 45′. Va a vento sul gol di Kamara, unico neo di una prestazione ancora nettamente sufficiente. Chiede il cambio per stanchezza. (dal 73′ PASALIDIS 6. Approccio concentrato).

PELLEGRINO 6. Preferito a Pasalidis, subito attentissimo e puntuale. Kamara va in acrobazia ma avrebbe potuto disturbarlo meglio.

BRADARIC 5,5. Per la prima mezzora è lontano parente dello stantuffo impaurito della settimana scorsa. Salva il possibile pareggio bianconero al 19′ con grande reattività. Col passare dei minuti Ebosele alza le marce e lui fa fatica a contenerlo. Sul finire di primo tempo due grosse sbavature che per poco non causano il pari dei padroni di casa (comunque giunto poco dopo). Corregge il tiro nel secondo tempo con anticipi interessanti ma gli manca il guizzo con la palla al piede.

COULIBALY 6. Decisamente più affamato rispetto alle precedenti apparizioni, molta più sostanza soprattutto nel primo tempo. Un po’ più in affanno nella ripresa.(dal 73′ GOMIS 5,5. Cerca di non strafare ma non ruba l’occhio).

MAGGIORE 6,5. Subito in partita, diga e fionda. Un ruolo importante nell’azione del vantaggio. (dall’86’ LEGOWSKI sv. Si presenta perdendo un duello in posizione rischiosissima, l’Udinese spreca).

BASIC 6,5. Prestazione intelligente quando c’è da schermare e ancor di più se c’è da ripartire. Lotta tantissimo, meriterebbe più fortuna in zona tiro.

CANDREVA 6,5. Cerca di proporsi a ridosso delle punte da regista avanzato. Costante riferimento per mezzali ed esterni nella prima parte di gara. In un paio di occasioni decisive sbaglia la misura dell’ultimo passaggio. Non da lui. Si fa pescare in fuorigioco all’ultimo secondo.

WEISSMAN 6. Cerca con costanza la profondità, è dinamico, va in pressione, aiuta in fase di non possesso e prende una quantità industriale di falli utilissimi a salire e respirare. Spende tantissimo, le energie finiscono. (dal 69′ IKWUEMESI 5. A valanga su Okoye nell’azione che avrebbe potuto dare un rigore alla Salernitana. Arrugginito).

TCHAOUNA 7. L’allenatore gli dà fiducia nonostante le ultime opache prestazioni, lui prova a ripagarla subito facendo subito la “zanzara” e muovendosi molto fastidiosamente per la difesa friulana. Suo il primo tentativo verso la porta di Okoye col destro a giro di poco alto, prove generali del (magnifico) gol del vantaggio. A inizio ripresa perde sanguinosamente e ingenuamente un pallone da cui nasce un pericoloso calcio di punizione dal limite per gli avversari. Palo clamoroso e mani nei capelli. Sfiora il raddoppio anche di testa.

ALL: LIVERANI 6,5. Un punto che non serve e una prestazione che aumenta soltanto i rimpianti. Propone la difesa a quattro che avrebbe voluto – e forse potuto – presentare anche prima, costretto dalle ristrettezze. Ma è la sua idea, ci ha lavorato sicuramente di più. Il piglio è giusto in partenza, l’attacco è a due, anche se leggerino, con Tchaouna e Weissman. Aver rinforzato il centrocampo con l’uomo in più sembra la scelta giusta. Si nota più fame, fattore importante, ed il vantaggio lampo è meritato. In una sola settimana ha conferito molta più sicurezza, oltre al cambio modulo, imponendo la costruzione dal basso ed ottenendo risposte di responsabilità, oltre che efficaci. La serenità che ci si aspettava molte settimane prima innervosisce gli avversari inducendoli a spendere già due gialli nella prima frazione. Un peccato il calo di concentrazione proprio all’ultimo respiro del primo tempo. Nel secondo l’Udinese è arrembante e i granata si abbassano, complice anche una stanchezza fisiologica. L’espulsione di Ebosele gli dà una mano, lui la coglie inserendo il peso di Ikwuemesi e poi facendo esordire Gomis. Un palo in ripartenza, poi Tchaouna ancora di testa: pochino con la superiorità. Dia neppure si alza dalla panchina per scaldarsi: scelta squisitamente tecnica?

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