MICAI 7. Più di un brivido, in avvio, nelle giocate coi piedi. Se la cava alla men peggio. Poco impegnato nei primi 45′, due parate importanti nella ripresa, più i riflessi pronti al 35′ del secondo tempo sul missile di Cauz. La vittoria, più che il comunque importantissimo rigore di Kiyine, l’ha salvata il portiere.
KARO 6,5. In linea di massima, ha acquisito maggiore padronanza, rispetto ai primissimi tempi. Cicerelli lo aiuta molto. Salva sul tentativo a porta sguarnita di Pettinari al 27′, ma una sua leggerezza rischia di favorire Nzola al 42′. Dei tre difensori, risulta comunque il più attento.
MIGLIORINI 5,5. Ventura si arrabbia con lui per qualche scivolone di troppo della retroguardia che traballa ancor di più nella ripresa. Un Trapani frenetico e impaurito non ne approfitta, per fortuna dell’ippocampo. Chi la guida, lì in mezzo, non è esente da responsabilità.
JAROSZYNSKI 5,5. Rintuzza su Nzola quando Kiyine va a vuoto, ci mette esperienza nei casi più difficili, ma l’intesa tra i tre lì dietro è tutta da registrare. A graziare la Salernitana è un Trapani che difetta in qualità. Come al 7′ della ripresa, quando un clamoroso errore del polacco in retropassaggio non è sfruttato da Nzola.
CICERELLI 5. In fase difensiva controlla Tulli con concentrazione e non disdegna pure gli anticipi, si sta impadronendo della famosa doppia fase che non sempre ha chi nasce attaccante. Rischia, però, spingendo l’avversario in area al 17′. La sua pennellata offensiva, due minuti più tardi, avrebbe meritato maggior fortuna. Prova spesso a rientrare per servire filtranti interessanti. Non sempre gli riesce. Nella ripresa scompare completamente.
MAISTRO 5,5. Prima da titolare in B per lui, dopo una serie di subentri convincenti. Subito un inserimento pericoloso, sul filo del fondo, al pronti-via. Personalità e spunti, ma a tratti si specchia troppo. Nel secondo tempo esce progressivamente dalla partita. Ammonito nell’uscire dal campo: non ha rispettato la nuova regola di abbandonare il terreno di gioco dal lato più vicino. Dal 41′ st ODJER sv. Spiccioli finali per dare corsa al reparto. Impegna subito Carnasecchi al suo primo tocco, impatto positivo.
DI TACCHIO 6. Ci mette sostanza. Prova a calibrare palle in profondità nel primo tempo, ma il vento gli sballa il contagiri. Provvidenziale e tempestivo in area su Pettinari al 18′, mette una toppa anche al 33′ su Tulli, lasciato colpevolmente solo da Cicerelli. Da vertice basso, diventa vertice alto sui lanci lunghi del portiere. Ingenuo il cartellino giallo.
FIRENZE 5. Mise a segno 13 gol sotto la guida di Baldini nelle file del Sestri Levante, cinque anni fa. Gli elogi del trainer siciliano, evidentemente, lo emozionano. Si nasconde, al cospetto del suo ex allenatore. Pochi inserimenti, pensa più alla fase di contenimento. Gestisce malissimo una ripartenza utile a metà ripresa. Dal 39′ st LOPEZ sv. Finale di copertura, primi minuti in campionato)
KIYINE 7. Si procura e trasforma glacialmente il rigore della vittoria. Giusto chiarirlo subito: è il suo unico lampo della gara, che gli vale un voto alto per l’importanza della posta in palio. Per il resto, prestazione molto sotto tono. Prima del gol, Massimi lo aveva graziato nel non concedere un rigore solare al Trapani per fallo del marocchino sullo 0-0. Non abbandona la tendenza ad accarezzare il pallone, andando via all’avversario, anche in zone di campo pericolose. Da matita blu il retropassaggio suicida per Micai, un lancio all’indietro all’altezza della bandierina che mette in difficoltà l’estremo difensore (27′). Vero è che Ventura gli chiede praticamente di fare il quinto difensore, ma è poco pericoloso, poco servito, poco in palla. Poco tutto. Chiude da mezzala, sfiora la doppietta nel finale.
GIANNETTI 5,5. La difesa del Trapani si sfalda al 5′, lui non è prettamente un velocista e non ne approfitta. Si impegna tanto, corre attorno a Djuric. Dal 33′ st CERCI 6. Di stima. Dà una mano come può in un momento in cui la squadra è sulla difensiva. Condizione ancora lontana dal top.
DJURIC 6. Torna nello stadio che lo vide protagonista nel 2013/14, con la maglia cremisi segnò 3 gol, tutti nel mese di settembre. Si tuffa con un attimo di ritardo sull’assistenza di Cicerelli al 19′. Causa il primo giallo del Trapani, si sacrifica per far salire la squadra ma non incide. Apprezzabile, comunque, per la voglia di lottare che non manca mai.
ALL: VENTURA 5,5. Su e giù per l’area tecnica, nervoso, mani in tasca e il vento che gli stropiccia la giacca. Fa due cambi rispetto all’undici che ha perso col Benevento, uno obbligato (Djuric), l’altro per scelta, Maistro. Sceglie di aspettare l’avversario e ripartire, a tratti anche bene ma senza la precisione nella stoccata o nell’ultimo passaggio. Granata a sfavore di vento nella prima frazione, forse anche per questo sempre vogliosi di giocare palla corta fin dai rinvii di Micai. Strada che non sempre ha premiato, tanto che sul finire della prima frazione il portiere ha iniziato a lanciare lungo. Non pochi i segnali di disappunto nel primo tempo del trainer, soprattutto per i movimenti dei centrocampisti. I quinti restano troppo bassi, soprattutto Kiyine, che non si rende mai pericoloso nella metà campo avversaria, inibito dalle raccomandazioni del trainer. Al 15′ della ripresa entra in campo per tirare fuori Jaroszynski da una mischia accesa e viene espulso. La sa squadra rischia troppo sul campo del fanalino di coda e dopo il gol del vantaggio smette praticamente di giocare.
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